Tramedipensieri

Lo scritto non arrossisce.

Tag: Bambini

Trottole

Marikafoto

Marikafoto

I bambini hanno gambe come ali
per correre dietro al vento
hanno pianti e abbracci per dirti
che hanno bisogno di un nido
non hanno parole ma gridi
e fruscii di insetti.

Non hanno più case certe
fiabe appese al sonno
trastulli d’erba rane verdi
trottole collane di margherite.

I bambini hanno dei mali strani
con i nomi acronimi dall’inglese
e ingoiano pastiglie e sono buoni
rintronati e quieti.

Maledetti noi che non sapemmo
fare di noi disdetta
e seminiamo punte di selci
bombe a grappolo intelligenti
e scandiamo parole d’ordine
omicide nel senso. Maledette.
I bambini ci guardano imparano
e di noi superbi faranno disdetta
o per vergogna si chiuderanno
a questa vita
a questo mondo

Narda Fattori – su  http://giardinodeipoeti

La culla

12 maggio

« Venne anche mio padre, quel giorno, accanto alla nuova culla, e parlammo della nostra vita, e di quella nuova vita […] dovemmo concludere che avevamo fallito […] se c’erano state due guerre mondiali con tanti morti, e la miseria e la fame, e così scarsa sicurezza di vita e di lavoro e di libertà per gli uomini del mondo.

Io conclusi che non doveva più accadere tutto questo, che non volevo che mio figlio, come me e come mio padre, rischiasse un giorno di morire o di uccidere, di soffrire la fame o di finire in carcere per avere idee sue, libere. Non potevo neppure più rinunciare ad avere fiducia nel mio mondo e nei miei simili, chiudermi in un bel giardinetto umanistico e di ozio incredulo, soddisfatto dell’aforisma che al mondo non c’è nulla di vero.

Dovevo scegliere, la presenza di mio figlio me lo imponeva, non potevo neppure pensare di risolvere il problema individualmente, o di rimandarlo a più tardi, cercare, al momento buono, di truffare l’Ufficio leva, o creare per mio figlio una situazione di privilegio […]

Non ci sarà soluzione sicura per mio figlio se non sarà sicura anche per tutti i bambini del mondo.

Luciano Bianciardi

Portrait

Squarci

I contadini-reduci avevano per me un grande fascino: non mi parlavano mai delle loro esperienze di guerra, ma sentivo che esse emergevano da un abisso misterioso e terribile, che faceva loro apprezzare in maniera nuova il solo fatto di essere vivi; sorridevano con franchezza e stupore al sole e alla gente, e giocavano coi bambini come se i bambini fossero importanti e preziosi.
Invece i reduci-ufficiali che ogni tanto capitavano da mio nonno, con gli stivali e i capelli lustri e le uniformi attillate, arroganti e loquaci, erano odiosi e consideravano i bambini una seccatura. “Portano il busto”, diceva mia madre con disprezzo, lei che il busto non lo aveva portato mai, nemmeno quando la moda lo imponeva.

Joyce Lussu – Portrait
Dagherrotipo di un soldato della guerra civile

Chi dice

iop

Chi dice ai bambini
dovete pensare a destra
è di destra
chi dice ai bambini
dovete pensare a sinistra
è di destra
Chi dice ai bambini
non dovete pensare affatto
è di destra
chi dice ai bambini
quel che pensate è indifferente
è di destra
Chi dice ai bambini
quello che lui pensa
e dice loro anche
che vi potrebbe essere qualcosa di sbagliato
è forse
di sinistra.

E. Fried.

http://giampierofichera.wordpress.com/2013/02/05/%E2%98%9E-bambini-e-sinistra/

Inizia a contare…

Nascondino

Si, si, ultimo giorno di lavoro…..
Non sono riuscita ad arrivare ad aprire la porta che mi sono sentita chiamare.
Due bambini mi domandano:
-Ehi! Vorresti giocare con noi a nascondino?
Ma, dite a me?
– Si, si a te..per favore..siamo solo in due..
Ma ho da fare, non potete chiedermi questo (mi volto a sinistra e a destra per vedere se qualcuno mi guarda), sono adulta…non gioco più da tempo, ormai!
– Che importa? Hai mai giocato a nascondino? E’ facile!
So come si gioca …o almeno, credo..
– Su, allora gioca con noi, altrimenti in due non c’è gusto!
Va bene, spiegatemi cosa devo fare…
– Ma non hai detto che lo ricordavi?
unoduetrequattrocinqueseisetteottonovedieciunidici….ma fino a quando devo contare?

“Rimango sempre di stucco davanti alla libertà delle donne.
Noi le vediamo come esseri subalterni, ci divertiamo alle loro futilità, le cambiamo quando ormai sono sciupate, e ognuna di loro è capace di coglierci alla sprovvista, stendendoci davanti vastissimi campi di libertà, come se sotto alla loro obbedienza, un’obbedienza che sembra cercare se stessa, costruissero le mura di un’indipendenza rude e illimitata.”
Saramago, “sei” un grande!

..di notte

Il suo sguardo era fermo...nella direzione opposta

Forse succede tutto di notte,
mentre noi stiamo dormendo.
I bambini conquistano centimetri,
la barba cresce,
spuntano i capelli bianchi.
Ed è di notte,
quando nessuno li vede,
che i fiori sbocciano.

Francesco DePa

Sassi

sassi

Così i bambini giocano
a non ridere per primi
guardandosi negli occhi
e alcuni sono così bravi
che diventano tristi
per la vita intera

M. Mari