Dance of the sugar plum fairy
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alex bershadsky
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alex bershadsky
Soboedda, la fanciulla sarda, prima donna italiana sulla copertina di “Time”
Il candore sardo sul Time
È da Desulo, infatti, che viene la prima donna italiana a cui la celeberrima rivista americana “Time”, nel 1927, dedica la sua copertina, che ancora oggi è contesa dai potenti di tutto il pianeta poichè indice di sicuro prestigio.
Lei è Soboedda, al secolo Sebastiana Nieddu.
Soboedda non è una femme fatale, non è una soubrette, un’attrice o una donna potente, è una fanciulla di diciannove anni che viene dal quartiere storico di Sant’Antoni. È l’incarnazione della semplicità, una sobrietà di vita a lungo corteggiata dalle luci sfavillanti dello star system.
Ma l’arabesco enigmatico di quel sorriso etereo, poi divenuto famoso in tutto il mondo, e la guerra incruenta verso una popolarità schivata e rifiutata, raccontano l’inconsapevolezza di entrare nel mito, divenire opera d’arte e carnale biglietto da visita per la sua terra.
Soboedda, figlia di modesti e laboriosi popolani, fa da subito vibrare le penne delle più illustri firme italiane e straniere.
Un murale in suo onore all’uscita del suo paese natale la ricorda con queste parole: “L’indimenticabile Soboedda fu un tempo la donna più bella di Sardegna una bellezza straordinaria un volto puro d’angelo preraffaelita un corpo snello ed asciutto di Venere botticelliana.
Questo post è stato preso dal Blog: La donna Sarda
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riccardo fassi
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“…rovescia il tempo, esplora questo esercizio
con la tua mente, se cerchi la serenità
come in una meditazione capovolta.
Sogna la vita, mentre la vivi, intatta.”
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Interessante leggere la prima parte di questa poesia di Bortocal
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martin grubinger
Sorgente: Sì… otto! (Incipit n. 31)
Sergio Atzeni scriverà in Passavamo sulla terra leggeri :
“Dovevamo incontrare gli altri uomini, per crescere. L’incontro ha un costo, pagarlo è inevitabile”
Grazie a Cartaresistente per la gentile accoglienza.