Passo a due
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stefania tallini
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stefania tallini
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Ci sono cose che devono restare inedite per le masse anche se editate. Pound o Kafka diffusi su internet non diventano più accessibili, al contrario. Quando l’arte era ancora un fenomeno estetico, la sua destinazione era per i privati.
Un Velazquez, solo un principe poteva ammirarlo. Da quando è per le plebi, l’arte è diventata decorativa, consolatoria.
L’abuso dell’informazione dilata l’ignoranza con l’illusione di azzerarla. Del resto anche il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.
Carmelo Bene
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jon schmidt
Sapanta è diventata una meta turistica di grande importanza per via del suo “cimitero allegro”, da qualche anno entrato a far parte dell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Questo Cimitero, è unico nel mondo.
Il cimitero allegro, al primo impatto, lascia un po’ perplessi. Non siamo abituati a questo genere di cose e alla presenza di così tanto colore in luoghi di questo tipo ma non possiamo negare di trovarci all’interno di qualcosa di veramente unico. Centinaia di tombe con ognuna la sua croce di legno blu. E sulle croci vignette e brevi testi per raccontare la vita del defunto e ricordarne le cause della sua morte. Il tutto realizzato con una certa ironia e una buona dose di senso dell’umorismo che mai si penserebbe di ritrovare in un cimitero.
L’idea che il blu rappresenti la speranza e la libertà, spinse Ioan Stan Patras, un modesto scultore locale, a dipingere le croci di colore blu e la conoscenza diretta dei suoi compaesani lo convinse a lasciare ulteriori testimonianze sulla loro vita attraverso qualcosa di diverso da un semplice epitaffio.
Ecco perché oggi, gironzolando tra le tombe si può leggere la storia di quel tizio che amò così tanto la sua grappa la quale non ricambiando affatto lo fece finire in questo luogo. Oppure la storia di un altro signore che per una vita guidò il camion e guidando la concluse.
Con il suo lavoro, Patras ha voluto affrontare la morte con uno spirito diverso da quello a cui siamo abituati e così facendo ha regalato al mondo un luogo prezioso per la sua unicità.
un fondo azzurro brillante, chiamato in gergo “azzurro Sapanta”, significava speranza e libertà, il giallo rappresentava la fertilità, il verde la vita, il rosso la passione, ed il nero indicava una morte inattesa o prematura.
Le immagini mostrano tra l’altro come era la vita quotidiana dei suoi protagonisti. Così si può notare un uomo su di un trattore o una donna tessendo un tappeto. Risulta per di più curioso notare l’evoluzione dei mezzi di trasporti, così che agli inizi apparivano solo cavalli e carrozze, mentre che negli ultimi anni, come era logico, automobili, treni ed autobus.
Oggi il cimitero è considerato un museo all’aria aperta. Convertitosi pertanto in una vera e propria attrazione turistica rappresenta una non poca importante fonte di guadagno per la povera gente del luogo.
Il Cimitero Allegro occupa il primo posto tra i monumenti funerari più visitati in Europa ed il numero due nel mondo, dopo la Valle dei Re in Egitto.
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anne sophie mutter
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Cos’è questa stanchezza
questo ansimare
che ti prende
è il caldo?
È
qualcos’altro
lo sai
ma ti dispiace dirlo.
E allora
in silenzio
guardo
la massa dei libri.
C’è
il respiro
di una folla di persone
il mondo.
Sono
un foglio
necessario
nel libro del mondo.
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ben howard
.marta: Interessante, fai vedere che hai comprato di buonissimo, ho una fame!
.marta: Cosaaaaaaa?!?! COOKIES???? (e sviene).
Mara spaventata chiama la madre. La madre arriva e le ordina di portare dell’acqua fredda…Bagnato il viso di .marta questa rinviene, adagio strabuzza gli occhi ripetendo…coooooook….coooook….cooookkk. La madre non si capacita dell’accaduto.
Rivolgendosi a Mara la madre le chiede: “ite sunu custoso cocchiese? “ma niente ma, sono dei biscotti americani con pezzettini di cioccolato!”
“Quante volte ti ho detto di non comprare schifezze! Con tutti i dolci che prepariamo in Sardegna vai a comprare dolci dai sos americanos chi non ischini mancu comente este fattu un’ou!
Mara sbuffa e risponde che ogni tanto è necessario cambiare e che in ogni caso .marta non li aveva nemmeno assaggiati.
.marta: (ancora sotto shock balbetta ancora e cerca di spiegare a Mara che i Cookies sono il male) Butta immediatamente queste…questi…..insomma ‘sti cosi di cookies malefici pieni di pixel, tracciati, di terzi che sporcano il blog!
.marta: Esattalamente! e non chiamare il mio blog quella “specie” di quaderno eh! Insomma questi Cookies sono ovunque, stanno proliferando! Stanno impestando la blosfera! Sono il male!
.marta: ma tu non capisci proprio eh….I cookeis sono dei file di testo! E se non si informano le persone che vogliono leggere il mio blog c’è il rischio che paghi una multa salatissima! Più salata di quelle multe che pagano i commercialisti in caso di errori!
.marta: al solito tu non capisci niente…non che io ne capisca di più ma tu sei messa davvero maluccio .non c’è speranza, qui non c’è speranza. Mi sa che ci aspetta un futuro tutt’altro che “dolce”.
mM