Feeling good
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lyambiko
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lyambiko
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Salut salon
Non manca senz’altro di swing questa simpatica esecuzione
La notizia è che non ci si libera mai e del sacrificio di tanti non resta altro che uno sterile ricordo e nessuna dimostrazione di aver imparato qualcosa.
Perché la “liberazione” è ricordarla in tutti quei giorni e in quei casi dove vengono calpestati i diritti umani e civili.
mM
Lasciateci soli, senza libri, e ci confonderemo subito, ci smarriremo: non sapremo dove far capo, a che cosa attenerci; che cosa amare e che cosa odiare, che cosa rispettare e che cosa disprezzare.
(Fëdor Dostoevskij, Memorie dal Sottosuolo. A proposito della neve bagnata, X, nota introduttiva di Leone Ginzburg, traduzione di Alfredo Polledro, Einaudi, Torino, 2002, p.132. Orig.: Zapiski iz podpol’ja, 1864)
L’avesse saputo, il buon Dostoevskij, che oltre a rischiare sul serio di lasciarci senza libri – o meglio, con libri senza lettori e al posto dei libri stessi – chi governa il mondo di contro non ci lascia mai senza la TV, quale “insegnante” sempre più presente e influente di ciò che si deve odiare, amare, rispettare o disprezzare. E il risultato di ciò è anche peggiore di quanto Dostoevskij suppose: perché il non sapere crea di certo smarrimento, ma il credere…
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johan troch
Gli essere umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce,
la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sè
Marquez
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johan troch
La quercia da sughero è un segno caratteristico e tipico dei paesaggi e della cultura della Sardegna, elemento quotidiano degli uomini che da sempre hanno imparato ad amarlo e curarlo, preparandolo, di anno in anno, all’estrazione periodica.
è un albero che risale all’era terziaria, precisamente all’Oligocene, ossia dalla costituzione del grande bacino mediterraneo, dove, secondo alcuni, esiste da più di 60 milioni di anni.
Fin dall’antichità i Fenici ed i Romani utilizzavano il sughero per sigillare recipienti contenenti vino, anche in Egitto, in tombe risalenti a migliaia di anni fa, sono state ritrovate anfore ancora chiuse con sughero e perfettamente conservate.
Pare che anche lo scrittore Marcel Proust amasse talmente le proprietà del sughero da farne interamente rivestire il suo studio, per isolarsi dai rumori esterni, del resto confermate dall’utilizzo negli strumenti musicali.
….il sughero naturale viaggia per mare, vista la sua galleggiabilità, per terra e persino nello spazio.
Calangianus Capitale del sughero ha ricevuto il titolo di Uno dei 100 comuni della piccola grande Italia, per la produzione del sughero. La ricerca scientifica sulle sugherete e sulle applicazioni del sughero è fondamentalmente concentrata presso la Stazione Sperimentale del Sughero di Tempio Pausania (certificata FSC).