Doublebass
Michael Papillo
Michael Papillo
G y o r g y L i g e t i
Little Dragon
Muto da bambino, passava tutto il tempo a disegnare. La soluzione a questo problema pensata da qualche genio nella sua scuola è stata quella di portargli via gli strumenti da disegno e in effetti Stephen ha parlato.
La sua prima parola e’ stata “carta”.
Nell’ottobre 2011 Stephen Wiltshire è salito a bordo di un elicottero per avere una vista panoramica di New York.
L’artista britannico, a cui all’età tre anni gli era stato diagnosticato l’autismo, ha poi riprodotto su tela al Pratt Institute lo skyline della Grande Mela grazie alla sua memoria eidetica.
Stephen Wiltshire guarda per pochi minuti un luogo e poi lo riproduce nei suoi disegni con uno sconcertante grado di realismo.
Interi panorami urbani sono ritratti nella loro complessità come se l’artista stesse riproducendo quegli spazi osservando una fotografia o si trovasse di fronte a loro. A guardare le sue opere si ritrova una straordinaria apertura verso il mondo.
Vogliono cogliere ogni dettaglio, abbracciare ogni curva, includere ogni angolo e portare alla luce ogni ombra.
Disegni così realistici da apparire immagini reali.
http://en.wikipedia.org/wiki/Stephen_Wiltshire
http://www.verascienza.com/il-mistero-della-mente-dei-savant
Atoms for Peace
“E allora mi sono guardato negli occhi. Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo. Dicono che, immergendosi allo specchio nei propri occhi – con attenzione cruciale e al tempo stesso con abbandono – si arrivi a distinguere finalmente in fondo alla pupilla l’ultimo Altro, anzi l’unico e vero Sestesso, il centro di ogni esistenza e della nostra.
Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi, io non ho scorto altro che la piccola ombra diluita (quasi naufraga) di quel solito niño tardivo che vegeta segregato dentro di me. Sempre il medesimo, con la sua domanda d’amore ormai scaduta e inservibile, ma ostinata fino all’indecenza.”
Morante – Aracoeri
10000 Maniacs