Tramedipensieri

Lo scritto non arrossisce.

Tag: rivolta

Guardati dalla mia fame

Coopertina di Dario Zannier

Coopertina di Dario Zannier

 

Un racconto a due voci che parlano da lontano di un caso avvenuto ad Andria; un racconto tra immaginazione e ricostruzione del vero.

La storia delle sorelle Porro e, dietro, un pezzo di storia italiana della Puglia del dopo-guerra, terra di passaggio dove si incontrano reduci, transfughi, tedeschi e allegati in occasione di un comizio di un politico e sindacalista; è in questa occasione che avviene il linciaggio.
La folla di braccianti e delle loro donne che si trasformano in feroci assassini.

“A me (Milena) la vicenda privata delle sorelle Porro; a Luciana il coro della moltitudine che passa sulla terra, sulla sua terra, senza lasciare traccia.”

“abbiamo il dovere di sapere e di dire quello che sappiamo. Dobbiamo avere il coraggio di essere il meglio di noi stessi” -Pag. 97

 

 

 

– Il conosciuto –

Mario De Biasi

Mario De Biasi

. Il 26 aprile 1868 a Nuoro scoppia la rivolta de Su Connottu.

Il consiglio comunale, formato da grossi proprietari decide la vendita dei terreni comunali dove pastori e contadini poveri avevano libero accesso.

Così la descrive Gianfranco Pintore nel libro “Sardegna, Regione o colonia?”:


“Cominciarono una cinquantina di pastori e di contadini poveri a manifestare sotto la sede della prefettura di Nuoro. Gridavano “a su connottu”, vogliamo che si torni al conosciuto, alle terre in comune. In poche ore i manifestanti diventarono alcune centinaia in marcia verso il Comune. Vi fecero irruzione, si impadronirono delle armi della guarnigione e saccheggiarono; i piani di lottizzazione furono dati alle fiamme insieme ai registri dello stato civile. La sommossa cessò solo quando il sottoprefetto, il capo dei carabinieri e il procuratore del re promisero che “a su connottu” si sarebbe tornati…”


A capo di questa rivolta fu la leggendaria Paschedda Zau e ispiratore ne sarebbe stato addirittura il vescovo di Nuoro, Salvatore Angelo Demartis.
Tante rivolte come questa cominciarono a seguito della Legge delle Chiudende (1820), con la quale a Torino si pensò che l’agricoltura e la pastorizia sarda si sarebbe modernizzata, se si ordinava la chiusura (tanca) di terreni liberi e aperti, assegnandone la proprietà a chi riusciva a chiuderli.

Ne seguì quello che il poeta Melchiorre Murenu descrisse nella famosa quartina:


Tancas serradas a muru
fattas a s’afferra afferra
si su chelu fit in terra
l’aian serradu puru.

P. Marcialis

Autostima

80
Il capitalismo diventa l’affare globale di una minoranza.

Se in questo mondo esistesse ancora fra gli uomini l’autostima, queste frasi dovrebbero scatenare una rivolta sociale.