Il caos, senza i libri (Fëdor Dostoevskij dixit)
di tramedipensieri
Lasciateci soli, senza libri, e ci confonderemo subito, ci smarriremo: non sapremo dove far capo, a che cosa attenerci; che cosa amare e che cosa odiare, che cosa rispettare e che cosa disprezzare.
(Fëdor Dostoevskij, Memorie dal Sottosuolo. A proposito della neve bagnata, X, nota introduttiva di Leone Ginzburg, traduzione di Alfredo Polledro, Einaudi, Torino, 2002, p.132. Orig.: Zapiski iz podpol’ja, 1864)
L’avesse saputo, il buon Dostoevskij, che oltre a rischiare sul serio di lasciarci senza libri – o meglio, con libri senza lettori e al posto dei libri stessi – chi governa il mondo di contro non ci lascia mai senza la TV, quale “insegnante” sempre più presente e influente di ciò che si deve odiare, amare, rispettare o disprezzare. E il risultato di ciò è anche peggiore di quanto Dostoevskij suppose: perché il non sapere crea di certo smarrimento, ma il credere…
View original post 11 altre parole
M’è piaciuto molto e ho commentato presso l’autore, grazie Marta, ciao
Un sorriso
Ondina
"Mi piace""Mi piace"
Grazie a te
buona giornata
.marta
"Mi piace""Mi piace"
per fortuna siamo destinati a passare, fosse ancora vivo sarebbe sconcertato…passano gli autori, ma non passano i libri però, ottime parole garantite per l’eternità
"Mi piace""Mi piace"
Speriamo che non le lascino ferme queste parole ma che facciano prendere più aria possibile…
Grazie del passaggio
.marta
"Mi piace""Mi piace"
Scusa se stiamo parlando di un autore geniale, un letterato – filosofo.
Se avesse ragione gogo lo possiamo affermare, ma la realtà odierna che tende a cancellare la storia, e’ addirittura più complessa. Credere di sapere oggi e’ la norma, ma il peggio è’ sapere ciò che è giusto (per gli altri).
Un abbraccio
Giancarlo
"Mi piace""Mi piace"
Quanta verità in tutto ciò …
Un caro saluto
.marta
"Mi piace""Mi piace"