I calzini rossi
La quercia da sughero è un segno caratteristico e tipico dei paesaggi e della cultura della Sardegna, elemento quotidiano degli uomini che da sempre hanno imparato ad amarlo e curarlo, preparandolo, di anno in anno, all’estrazione periodica.
è un albero che risale all’era terziaria, precisamente all’Oligocene, ossia dalla costituzione del grande bacino mediterraneo, dove, secondo alcuni, esiste da più di 60 milioni di anni.
Fin dall’antichità i Fenici ed i Romani utilizzavano il sughero per sigillare recipienti contenenti vino, anche in Egitto, in tombe risalenti a migliaia di anni fa, sono state ritrovate anfore ancora chiuse con sughero e perfettamente conservate.
Pare che anche lo scrittore Marcel Proust amasse talmente le proprietà del sughero da farne interamente rivestire il suo studio, per isolarsi dai rumori esterni, del resto confermate dall’utilizzo negli strumenti musicali.
….il sughero naturale viaggia per mare, vista la sua galleggiabilità, per terra e persino nello spazio.
Calangianus Capitale del sughero ha ricevuto il titolo di Uno dei 100 comuni della piccola grande Italia, per la produzione del sughero. La ricerca scientifica sulle sugherete e sulle applicazioni del sughero è fondamentalmente concentrata presso la Stazione Sperimentale del Sughero di Tempio Pausania (certificata FSC).