Il Candore

di tramedipensieri

Soboedda, la fanciulla sarda, prima donna italiana sulla copertina di “Time”

Il candore sardo sul Time

 

1927-Soboedda

1927 – Soboedda – Foto di Guido Costa

È da Desulo, infatti, che viene la prima donna italiana a cui la celeberrima rivista americana “Time”, nel 1927, dedica la sua copertina, che ancora oggi è contesa dai potenti di tutto il pianeta poichè indice di sicuro prestigio.

Lei è Soboedda, al secolo Sebastiana Nieddu.

Soboedda non è una femme fatale, non è una soubrette, un’attrice o una donna potente, è una fanciulla di diciannove anni che viene dal quartiere storico di Sant’Antoni. È l’incarnazione della semplicità, una sobrietà di vita a lungo corteggiata dalle luci sfavillanti dello star system.

Ma l’arabesco enigmatico di quel sorriso etereo, poi divenuto famoso in tutto il mondo, e la guerra incruenta verso una popolarità schivata e rifiutata, raccontano l’inconsapevolezza di entrare nel mito, divenire opera d’arte e carnale biglietto da visita per la sua terra.

Soboedda, figlia di modesti e laboriosi popolani, fa da subito vibrare le penne delle più illustri firme italiane e straniere.

 

Soboedda

Soboedda – Foto di Guido Costa

Un murale in suo onore all’uscita del suo paese natale la ricorda con queste parole: “L’indimenticabile Soboedda fu un tempo la donna più bella di Sardegna una bellezza straordinaria un volto puro d’angelo preraffaelita un corpo snello ed asciutto di Venere botticelliana.

Questo post è stato  preso dal Blog: La donna Sarda