Il villaggio
di tramedipensieri
Villaggio Taloro è un villaggo Enel legato alla centrale idroelettrica della diga Taloro.
E’ stato abbandonato probabilmente tra la fine degli anni 80 e gli anni 90, almeno a giudicare dai giornali ritrovati. A partire dagli anni Sessanta questo piccolo nucleo dotato di scuola, cinema e una chiesa, la caserma dotata anche di celle, ha ospitato le famiglie dei tecnici e dei funzionari che lavoravano alla costruzione della centrale idroelettrica Taloro, nel lago Cucchinadorza, nei pressi di Ovodda.
Le abitazioni sono una decina, immerse nel verde, a pochi metri dal lago. E, se non fosse per il continuo ronzio della centrale e i tanti tralicci che si incrociano sopra i nostri occhi, il paesaggio sarebbe di quelli da cartolina.
Oggi le case sono totalmente vuote, alcune pericolanti e ampiamente vandalizzate. L’atmosfera è decadente.
A regnare è un nulla insensato.
Non sono rimaste nemmeno quelle poche tracce di vita caratteristica delle abitazioni abbandonate: si rivelano per quel che sono: contenitori vuoti, tombe senza né corpi né anime.
Una società pubblico-privata, la BimGas ha acquistato il villaggio presentando un progetto che prevede la trasformazione del bene in un “villaggio energetico”, con piccole pale eoliche, pannelli solari, impianti per biomasse, case passive (con materiali per il risparmio dell’energia) e strumenti per le dimostrazioni scolastiche.
«L’obiettivo – sottolineano al consorzio Bim – è quello di realizzare un forte attrattore per tutto il territorio per le scolaresche e il turismo ambientale da sempre in forte crescita».
A tutt’oggi vi posso assicurare che nulla è cambiato e il villaggio è sempre più abbandonato. Non so, mi sa tanto che lo preferisco così.
E quel ronzio debole ma costante sembra ricordarci proprio questo: quanto effimera e insensata sia l’esistenza.
Confesso che mi hai sorpreso, perché non solo conosco bene quel luogo e quella vicenda, avendovi partecipato come consulente, ma quel progetto è in non piccola parte mio. Continuo a credere che sarebbe una grande cosa attuarlo, sia come riferimento territoriale, si pensava alle feste territoriali, alla chiesetta riattivata per feste e matrimoni, all’utilizzo degli spazi della mensa per mostre artigianali e di prodotti tipici. Poi la trasformazione dell’area verso il lago in parco didattico delle energie e di creare un polo formativo per energy manager, formazione per artigiani nelle nuove tecnologie del risparmio energetico, ecc. ecc. Ma era anche la possibilità importante di turismo sostenibile. Poco distante dal villaggio, verso Teti, c’è anche un campeggio abbandonato e una casa cantoniera ristrutturata, che doveva essere un ristorante km 0 ed anch’essa chiusa. Quindi la possibilità di farne un piccolo polo per trekking, turismo itinerante, c’era e c’è ancora. Servono soldi, ma neppure troppi pensando ai posti di lavoro e alle attività generate, sembrava ci fossero, poi tutto si è spento. Ogni tanto qualcuno mi chiede qualcosa, poi tutto tace. Del mio lavoro in quel territorio, che ho conosciuto e amo, si è realizzato ben poco. Mi spiace molto, spero che qualcun altro faccia. Non bisogna mai affezionarsi troppo ai propri sforzi se non sono nelle nostre mani.
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Siamo in due a sorprenderci ora! 😀
Ma tu guarda com’è piccolo il mondo…
Niente da dire sul progetto, non la trovo affatto una cattiva idea.
Purtroppo i posti sono belli, bellissimi ma le persone a volte non sanno apprezzare e valorizzare quel che hanno attorno. Mi spiace e capisco benissimo dell’affezione di cui parli. Immagino che tutto si sia bloccato per cause diciamo “burocratiche”. Non so tipo il cane dell’ortolano, hai presente?
Perchè poi certe cose si risolvono solo ed unicamente a livello politico.
aprire la mente ecco che ci vuole.
E buoni pensieri a guidare braccia e piedi.
buona domenica
.marta
PS: grazie del passaggio mi spiace aver riaperto forse una piccola ferita. Mai disperare si può riprendere il tutto, mi auguro.
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non dispero e in quella zona non è neppure l’unico. Ad Ottana ad esempio ho lavorato, firmando il piano di rilancio dell’area. Qualcosa succederà, in fondo si semina e io ho raccolto amicizie personali che sono poi quelle che fanno bene, e un amore per quei luoghi che sono diventati anche miei.
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Ottana è proprio il simbolo…la “cattedrale nel deserto” per eccellenza 😦
Mai disperare verranno tempi migliori, ci voglio credere…
Il tuo amore per quei luoghi si percepisce distintamente, grazie.
buon proseguo domenicale
.marta
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mi chiedo come si fa ad abbandonare un luogo così….
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già, vero.
Piuttosto mi sono chiesta che necessità c’era a costruire un piccolo villaggio proprio in pieno bosco quando a 2\3 Km. c’è il paese.
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effimera sì, insensata spero proprio di no (ma tante sono le cose senza senso come ciò che è/non è avvenuto in questo bel luogo).
ciao Marta, buon sabato
Lud
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Beh si, il progetto non è male. Ma sai o un progetto si porta avanti con un certo programma…oppure per realizzarlo a metà e male meglio, lasciarlo così…
buona serata Lud
grazie
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il villaggio è davvero suggestivo, purtroppo, cara Marta, in Italia ci sono tante cattedrali nel deserto, abbandonate con progetti di recupero. Bella l’immagine dell’eremita felice, vedrei anche nonni e nipotini in quei vialetti. ciao, buona giornata, è sempre un piacere leggerti…
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Il villaggio è una meraviglia…il verde cresce anche dentro le abitazioni, quasi le avvolge. c’è anche la caserma deducibile dalla presenza di una o due stanze, non ricordo, con le classiche inferriate sia nelle finestre che in sostituzione della normale porta.
La presenta della Chiesa posso anche capirla…ma della caserma? per dieci abitazioni?
Ah e poi c’era anche la scuola.
Non mancava niente.
e questo mi fa riflettere non poco sulla mancanza di apertura alle persone del luogo.
mah….
buona serata Rossella
grazie
.marta
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Rettifico: no, non la capisco la costruzione della chiesa. Che bisogno c’è di pregare dentro una struttura in cemento quando si è immersi in una natura come questa?
eh?
C’è un filo diretto tra noi e la natura…la natura stessa parla e consola; rallegra e ci accarezza.
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Oh! Io amerei molto fare l’eremita felice per un po’.
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Massimo 15 giorni….o un fine settimana ogni tanto…;)
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Certo!
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Io ci sono stata ed è una meraviglia….
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Al Taloro ho lavorato per SETTE anni
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Ciao Gianfranco
…quindi sei di casa?
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abbandonato dal uomo… ma abbracciato dalla natura…buon weekend
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Ciao Marta 😀 sorpresa http://rebeccaantolini.files.wordpress.com/2014/01/noi-ottobre-2007.png 😆
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Ohhhhhhhhhhh….decisamente sei migliorata 😉
Però scopro una Rebecca davvero simpatica!
lol
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siamo migliorati entrambe…grazie al cambiamento di nutrimento… ma anche cambiamenti mentali … vedo le cose da un altro punto di vista…
e poi dentro sono sempre io…
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Un grande cambiamento, certo sei sempre tu 🙂
buona domenica Pif
ciao
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ma sai… il brutto che era… non ti rendi nemmeno conto in che condizioni sei… 😦 … soltanto adesso vedo me diversa…
… spesso io obbesi si nascondano dietro questa frase..
“io sto bene e mi sento bene” … ma non è cosi finche non ti rendi conto…
ecco Pif’s filosofia per la domenica 😆
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Certo capisco..è così per tutte le cose. Quando cambi allora è più concreta la differenza dal prima…
Complimenti per la forza d’animo, immagino che il cambiamento non sia dovuto solo all’alimentazione.
🙂
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voi ridere un pò….
ti racconto… si come nel 2008 avevo un infarto… e mi hanno scoperto entrambe la diabete 2 … insomma pesavo 125 kg 😆 … e cosi ho cmbiato da sola l’alimentazione … ma solo per controlare la diabete, mangiavo non di gusto.. ma sono callato di peso prestissimo in mi sembra 3 mesi a 96 kg… e ho ottenuto la mia conferma con l’alimentazione posso controllare la diabete2 senza prendere farmaci… ma sai quando solo uno mangia diverso non e facile.. e cosi ho ripreso mangiare come prima 😦 e sono tornato a 108 kg… ma fisso… poi nel esate 2012 abbiamo decisi a diventare vegetariani per iniziare.. era poi sotto natale una mia amica mi disse quando chiudevo il capotto, ma dimmi quando sei dimagrita… e io ma dove nella testa??? 😆
poi a casa sono corso verso la bilancia e pesavo 98 kg… prima di dicembre anno scorso ho pesato già 82 kg, ma ho smesso di fumare ora peso 87 e non fumo più… non sono in cerca di dimagrire, ma di vivere equilibriata… non faccio sport solo passeggiate con la mia cagnetta… tutto qui… ti ho annoiata ??? Spero di no 😆
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Non mi annoio di certo, e tanto meno quando una persona si racconta!
che storia la tua Pif…non dev’essere stato per niente facile, accipicchia
La desizione reciproca di mangiare vegerariano (o si dice vegano?) è buona…così ci si può aiutare vicendevolmente e non si devono cucinare pietanze diverse con il rischio di riprendere abitudini che s’intendono abbandonare…
Fare un giro più lungo con Tanaka? 🙂
Sai com’è più cammini e più fa bene e lei è contenta …
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la mattina siamo fuori 1:30 e la sera 1 oretta il weekend e diverso allora facciamo anche camminate di 3 ore di pomerigio… e se andiamo via con il camper c’è tanto muovimento 😀
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😀
buon inizio settimana
ciao
.marta
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anche a te cara
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Altrochè…la natura l’abbraccia competamente ora 🙂
buona serata
grazie
.marta
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Però è un peccato lasciare che le cose si consumino così quando potrebbero essere rivalutate e soprattutto essere utili…
Notte .marta!
🙂
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Vero!
Ci farei un piccolo villaggio vacanza per bambini: è stupendo!
Oppure come nel progetto presentato.
buona serata
.marta
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Il progetto dell’uso didattico ed energetico-ambientale del villaggio abbandonato non mi sembra una cattiva idea.. Probabilmente tale destinazione non sarà apprezzata da qualcuno che spera che l’attuale proprietario, stufo delle pastoie burocratiche, lo rimetta in vendita a bnasso prezzo per ricomprarlo e magari farci un bel villaggio turistico come tanti altri che ammorbano le coste della Sardegna. E’ sempre il dio denaro che viene adorato dagli speculatori e dai loro complici, cittadini ignoranti compresi dappertutto.
Ciao, buona serata e buon we. Osv.
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Spero lo lascino così…piuttosto che immaginare simile speculazione e rovina del territorio.
buona serata
anche se in ritando in un giorno 😦
ciao
.marta
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Lo so che è colpa del tuo freno a mano sempre tirato!
Ciao. Osv.
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🙂
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Le notizie sul villaggio le ho prese dal web e dal sito “sardegna abbandonata”.
Mentre questo l’ho scritto io:
“mentre si percorre la strada che va da Ottana ad Olzai, dopo l’ennesima curva e un tratto di rettilineo si scorge il lago.
La strada a quel punto si dirama: a destra si va a Tiana, a sinistra a Ollolai dove si dovrebbe svoltare per poter arrivare a questo villaggio abbandonato.
A trecento metri dopo aver svoltato in direzione di Ollalai, sulla destra, si intravede una stradina…che porta appunto su questa piccola collinetta che si tuffa sull’acqua.
Uno spiazzo con una giostrina per bambini permette di sostare all’ombra…e una piccola salita consente di arrivare al villaggio…camminare sulle stradine erbose, entrare nelle abitazioni ancora ben salde anche se senza infissi…e trovarsi improvvisamente lo spettacolo del lago che brilla alla luce del sole.
Abitare in una di queste case…significa fare l’eremita felice.”
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