The Bathing Machine- Guardando l’orizzonte- Fernanda Ferraresso
di tramedipensieri
The bathing machine
E’ sempre lei, Fernanda Ferraresso che mi fa scoprire cose del passato di cui non ne conosco l’esistenza.
Scrivere di costumi dell’epoca, soprattutto in questi tempi di burkini, per ripercorrere il viaggio di come da sempre l’esposizione del corpo femminile (meno quello maschile) sia sempre fonte di scelte forzate che cambiamo il modo di vivere.
Ritagliare pezzi di mare e far arrivare al casa sin dentro l’acqua, una privacy a vista discreta: un vedere e non….
Ricordare i passaggi del tempo, le mode e i modi con cui vivevano le persone è straordinario e aiuta, forse, ad aprire la mente. Comprendere che certi passaggi lasciano sempre delle tracce e di come non si è mai pronti al cambiamento.
(Con l’esposizione del corpo abbiamo sempre avuto qualche piccolo problema di mancata libertà.)
Sorgente: The Bathing Machine- Guardando l’orizzonte- Fernanda Ferraresso
difficilmente si è pronti al cambiamento forse perché difficilmente ci si cala appieno nei panni altrui, rimanendo poco “elastici”. (bello ritrovarti e rileggerti)
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Penso anche che “l’elasticità” non sia facile da trovare…
Buona serata
.marta
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cara Marta, ho appena letto un articolo su un inserto del sle 24ore. capita a proposito. Si tratta di un libro di Maria Giuseppina Muzzarelli A CAPO COPERTO in cui lei ricostruisce le origini dell’uso del velo …. che sono cristiane! Secondo me potrebbe interessarti… Bel post.Come sempre. Un abbraccio.
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Grazie, si…ho dato una sbirciatina. In effetti lo è, interessante. Sapevo delle origini del velo ma sicuramente il libro immagino racconti tutto il percorso fino ad oggi.
Buona serata 🙂
.marta
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Cultura e tradizione andrebbero rispettati reciprocamente, perché è troppo comodo puntare il dito. Io sono contrario alla globalizzazione attuale: lodevole nell’intento e deplorevole nella sua attuazione.
Un sorriso per un sereno inizio di settembre.
^___^
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Considerato l’epilogo anche io…anche se all’inizio ero favorevole alla globalizzazione non se era buona fede la mia o ignoranza.
Sta di fatto che ci sono più guerre ora che prima. Qualcuno si è sentito quasi più legittimato a fare guerre di pace ovunque…mah…ci ha preso in giro e continuano a farlo.
Ora dico che sarei contraria solo al velo che copre il viso. Per il resto ognuno scelga se può…quel che più le aggrada.
Con il dovere degli altri di prenderne atto.
Che una donna vada vestita o meno al mare o in piscina a me non importa assolutamente nulla.
Saluti
Grazie del passaggio
.marta
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Ecco, condivido, Marta, dello scoprirsi o meno non mi interessa nulla o quasi e se questa è libera scelta (ma cos’è davvero libero è sempre difficile racchiuderlo in un paradigma) allegramente includo il narcisismo in tutte le sue forme. Diversa è la questione delle culture che faticosamente si mischiano, e più facilmente si scontrano. Su questo non ho le idee chiare perché pare che per la prima volta nella storia dell’umanità si pensi sia possibile non inglobare ma mantenere identità.
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“Non inglobare ma mantenere identità …” così dovrebbe essere, almeno di base; integrazione il passo successivo con rispetto e apertura all’altro.
(Basta che i “grandi” non formentino più all’odio per il loro egoismo e sete di potere. Basta con le conquiste dei territori, sfruttamento e missioni di pace camuffate)
Buona domenica
.marta
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Bello e interessante questo post. Mi è piaciuta molto l’ultima frase tra parentesi. Purtroppo è così. Un abbraccio.
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Molto interessante, mi ha colpito particolarmente ..
ricambio con un sorriso
ciao Meg 🙂
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Sono stata in vari mari arabi per dirne uno Sharm e convivevano le due culture di noi donne straniere mezze nude e donne arabe anche loro in vacanza completamente vestite accanto ai loro mariti e figli in bermuda! Allegre ed eleganti tutt’ altro che represse nuotavano e giocavano in acqua (forse un po scomodo!?)
forse abbiamo dei problemi con il nostro corpo ma certamente con il corpo delle donne,
Sheraconunabbraccio
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Alla fine come dico sempre…sta alle donne scegliere.
Ma poi è troppo semplicistica sta mia considerazione: i condizionamenti, le imposizioni ci son sempre state da parte del genere maschile.
Tutt’oggi certi padri rimproverano le figlie per come vestono, per dire…e siamo nel 2016.
E quante compagne, mogli per il quieto vivere si piegano alle scelte del compagno?
non so…si certo noi possiamo scegliere
ma quante lo fanno in piena libertà?
Abbiamo dei problemi, si…non ci hanno abituate a guardare al nostro corpo come un parte integrante di noi stesse, ma in funzione di… e questo che è sbagliato.
Questo è il punto.
Buona domenica Shera
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Per noi è un discorso culturale per il mondo arabo un discorso prettamente religioso! Resta in entrambi i casi un mondo maschilista!
A me piace riferirmi sempre ha esperienze dirette e ti assicuro che pur avendo girato e vissuto in molte parti del mondo da New York a Parigi per una donna uscire da sola oltre il buio oltre le ore canoniche può diventare un problema.
Oggi con l’età non non mi sento meno libera se sto più accorta a vantaggio di una maggiore sicurezza…questo è ma dovrebbe rimanere una scelta individuale per noi tutte vestirci o svestirsi a nostro piacimento!
Buonadomenicaquasisera
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Non mi sento assolutamente di contraddirti…perchè è esattamente così.
Non che il “nostro” discorso culturale non si impregnato di “religiosità” eh…
buonaserata 🙂
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