Filosofia del Tennis

di tramedipensieri

Mimesis Communication design cover

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“Questo libro nasce dal divano”

perchè è proprio dal divano che l’autore di questo libro, Carlo Magnani, ha potuto ammirare nelle trasmissioni di “Supertennis TV” i grandi campioni del passato anche ad ore proibitive.
Così inizia l’introduzione alla lettura di questo libro che parla di tennis ma anche di filosofia.
Di filosofia e sociologia come legame con il gioco del tennis.

L’autore è amante del tennis ma anche un professore di Filosofia perciò tutto ciò che i suoi sensi “vedono” lo filtra con il pensiero filosofico. Prova, scommette, e secondo me riesce benissimo, a sostenere una analogia tra la condizione del soggetto moderno e la tecnica del tennis.

Movimenti di pensiero dei grandi filosofi della storia confrontati con i movimenti tecnici dei più famosi tennisti per capire di più di questo gioco e come nel tempo sia cambiato.

Borg, Panatta, Spinoza, Nastase, Nietzsche, Lendl, Kant, ma anche Berlinguer e Reagan, sono solo alcuni dei personaggi che affollano questa storia parallela del tennis e delle ideologie della modernità.

Sembrerebbe un libro rivolto solo agli appassionati invece leggendolo si scopre che non è proprio così. “Il tennis presuppone il silenzio come ogni attività di studio e di ricerca, il giocatore costruisce una trama di palleggio e tattica di gioco che è innanzi tutto mentale”.

Il tennis non è certamente uno sport di gruppo ma individuale dove emergono una figura distinta di diciplinamento e diversi valori di fondo che fanno di chi affronta questa disciplina un’atleta razionale e intelligente; uomo che ricerca sè stesso, mettendosi sempre in discussione ed esprimendosi con la propria unicità.
Ma anche un adattarsi al livello del gioco del compagno di partita.

“Infatti la tecnica e la perizia dei colpi risentono del modulo di gioco di chi sta di fronte.
Per giocare bene si ha bisogno dell’altro; che dall’altra parte della rete ci sia qualcuno disposto a ri-conoscerci.”

*

Ogni cosa ha un diritto ed un rovescio: questo è un semplice dato dell’esperienza umana.