…ci sono cose
di tramedipensieri
mindfeather
***
Ci sono cose che devono restare inedite per le masse anche se editate. Pound o Kafka diffusi su internet non diventano più accessibili, al contrario. Quando l’arte era ancora un fenomeno estetico, la sua destinazione era per i privati.
Un Velazquez, solo un principe poteva ammirarlo. Da quando è per le plebi, l’arte è diventata decorativa, consolatoria.
L’abuso dell’informazione dilata l’ignoranza con l’illusione di azzerarla. Del resto anche il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.
Carmelo Bene
Tramedipensieri 
Arrivato faticosamente qui in fondo, posso dire che esistono prodotti culturali d’elite, fruibili solo da esperti e iniziati, e altri compatibili con una fruizione più ampia. Si tratta spesso di opere artisticamente rilevanti, in entrambi i casi. La diffusione della conoscenza di scritti o immagini può comportare banalizzazioni e semplificazioni, ma penso che sia sempre il caso di rischiare. D’altra parte, succede che non solo le opere di più immediata comprensione abbiano fortuna presso un pubblico ampio. La sensibilità artistica varia col tempo e il gusto ha una costante evoluzione. Oggi un lettore può apprezzare Kafka e Borges e non solo Hugo o Manzoni, così come, nei contesti appropriati, può gradire certe musiche sperimentali contemporanee più di Verdi o il jazz più di Zucchero Fornaciari.
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Ciao Guido
in effetti la scelta è tantissima ed ognuno può scegliere ciò che è più vicino alla sua formazione; o comunque può trovare ciò che gli è utile.
Meglio che sia così alla fin fine…
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E’ la prima volta che passo da qui.. complimenti per i tuoi articoli a dir poco meravigliosi.
Un saluto, Anira 🙂
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Grazie
e …. grazie del passaggio 🙂
I miei post….niente di niente: tutto un copia\incolla…te ne accorgerai 😀
auguro buone cose
ciao
.marta
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Sai sono andato ad una mostra su alcuni disegni di Goya che speravo di vedere da tempo. La maggioranza dei visitatori aveva tra le mani un libretto che spiegava disegno per disegno. uscito ho trovato una conoscente che lavora lì come guida che mi chiede: E tu niente guida? E io Non credo che Goya avesse pensato così la loro fruizione. E lei guardandomi quasi incredula: Questo però me lo scrivo.
Penso che Carmelo Bene avesse ragione.
Ciao .marta
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Penso che non avesse completamente torto. Io ad es. avrei necessità di una guida per moltissime opere d’arte.
Insomma faccio parte della massa in poche parole.
Ciò non toglie che chiunque deve poter avere la libertà di ammirarle.
Capirci qualcosa, oltre l’emozione, è un altro paio di maniche.
ciao
grazie del passaggio
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Certi artisti non li capisco neanche io. Faccio anche io parte della massa, ma credo anche che i protagonisti debbano essere il quadro e le nostre emozioni. Lasciare le guide a prima o dopo.
E’ un piacere passare, fermarsi e leggere.
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Sono le emozioni, l’istante dell’incontro con ciò che si ha davanti.
grazie
poche cose, qui 🙂
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Sono poche le cose che veramente servono 😉
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Strano perché proprio ieri sera, guardando il film “Quartet”, il protagonista diceva l’opposto e cioè che l’Opera lirica (perché di questo trattava l film) era peggiorata da quando i teatri erano stati sottratti al popolo e riservati ai “signori”.
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Strano, molto strano…chissà se è veramente così..
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Non lo conosco ma vedo che hai creato un bel pò di movimento. In effetti… sarò più banale io, ci sarebbero da dire molte cose ma sull’ultima frase sono pienamente d’accordo. Un bacione Marta.
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In realtà m’aspettavo di “peggio”… ma qualcosa s’impara sempre grazie al confronto 🙂
un caro saluto
e un sorriso 🙂
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Sembra paradossale, ma in casi come questo, a volte, è da coraggiosi mostrarsi d’accordo con parole simili.
Temi immortali, per fortuna
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Temi immortali, si.
e un personaggio incredibile..
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leggo parecchie considerazioni interessanti 🙂 ti lascio un caro saluto
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Si, davvero interessanti e utili: aiutano
ciao Lud!
un abbraccio
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Non conosco Carmelo bene ma è un tema molto attuale e che sento molto.
Un pò come i fumetti, un tempo non esisteva internet o non tutti l’avevano e per leggere un manga che non si trovava facilmente facevi i km pur di andare in città a comprarlo in fumetteria, ora si trova tutto sul web e sicuramente è diverso. E’ come se la massificazione e la dilagazione del web abbia fatto perdere in parte il valore alle cose, anche se ovviamente dipende anche da cosa si sta parlando..
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Beh…un esempio niente male. Certamente ora si trova la “pappa” pronta con un semplice “click”.
Forse che le cose sudate siano poi più apprezzate?
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Ho riletto i vari commenti.
E arriva una domanda…
E se questo suo modo di porsi, compresa la cafonaggine dimostrata nel video facesse parte di un modo per risvegliare certe coscienze?
Lui pare rimarcasse moltissimo la parola “essere”. Forse come presa di coscienza da parte delle persone per non ingerire tutto quel che il web, la politica etc….ci offre come “la bibbia”?
E se questa citazione, questo pensiero l’avesse esternata qualcun altro si avrebbe avuto la stessa reazione?
Soprattutto questa: “L’abuso dell’informazione dilata l’ignoranza con l’illusione di azzerarla.” fa riflettere non poco sulla scadente cultura che dilaga un pò ovunque.
Quante volte si è detto e si è sentito dire: “a miei tempi si, che si studiava…”. Le materie si approfondivano…ora siamo sul superficiale ed è grasso che cola quando si riesce a portare avanti il programma ministeriale. Come a volte non si sa considerato l’alto numero delle classi. Ma tant’è…
E l’informazione arriva a vagonate, da ogni dove, in ogni momento della giornata: due parole e l’argomento può considerarsi approfondito e via ..subito l’altro.
E molti fanno le pecore…e piuttosto che apparire anticipatici…beh, si in effetti…asseriscono o tacciono.
Mi chiedo se anche questo non sia mancanza di rispetto; verso sè stessi sicuramente una carenza di dignità… o la scarsa conoscenza il non saper condurre una discussione per mancanza di basi culturali?
Ribadisco il concetto: chiunque si comporti senza rispetto verso una persona per me è un cafone. Ineducato va meglio? Diciamo Ineducato.
Soprattutto chi è arrivato al successo dovrebbe sempre ricordare che la fama, l’essere lì non è arrivata dall’alto ma dal basso.
Eppure c’è una notevole differenza tra un Vasco Rossi che ha citato Tads con Carmelo Bene.
Non possono stare sullo stesso piano, il loro modo di porsi però s’incontra nell’atteggiamento:
ha finalità uguali? Cioè come diceva Tads che quando una persona è arrivata in vetta può permettersi tutto e che gli si perdoni qualsiasi cosa?
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scusa cara e ospitale Marta,
giuro, è l’ultimo intervento che faccio sotto questo post, tu devi sicuramente essere una persona con l’animo candido come la neve al polo…
per cortesia, vacci per logica applicata…
ma come potrebbe mai, una mente tecnicamente e artisticamente aristocratica contraria alla omologazione del talento, partorire un concetto mirato a svegliare le coscienze???
Carmelo Bene era un grande artista che amava interpretare la filosofia, godeva, intellettualmente parlando, quando metteva un piede nella corrente sofista e l’altro nella casa dei cinici (espressione filosofica mai abbastanza apprezzata)
stiamo parlando di un personaggio, una mente, totalmente al di sopra dei canoni percettivi del popolo… vabbè… non ti disturbo oltre, grazie per lo spazio concessomi, sei una brillante interlocutrice ma credo tu ti sia infilata in un nightwood senza luna. Comunque ti seguo, ho attivato l’opzione mail 😉
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Più che candida come la neve al polo…direi appartengo alla massa 😀
E a volte sono anche sognatrice. A volte però
Non conoscendolo potrei anche pensarlo, no?
Ciao Max
grazie
buona serata!
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max?
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Imperdonabile!
Scusa TADS!! 😦
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E’ stato il mio maestro, continua a esserlo oggi. Sono di parte e mi arrendo alle sue parole che ritornano prepotenti e potenti non come significati ma come significanti.
A presto Marta.
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Ciao Leo
ben tornato 🙂
Sento che il tuo commento non apre ad alcuna domanda.
Evito perciò in segno di rispetto per quel che per te ha rappresentato (anche se ne avrei almeno tre, anzi…di più).
Grazie per il passaggio
un saluto
.marta
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Comprendo chi non lo ha conosciuto ma visto solamente come personaggio e in quest’ultima assimilazione portarlo come personaggio di spettacolo.
C.B. era un maestro di vita. Le domande che ho ancora oggi trovano nei suoi lavori ancora nuove risposte. Hai domande?
Non so se avrò risposte, ma posso offrirti indicazioni.
🙂
Un saluto
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… in effetti come personaggio era particolare 🙂
Ecco vorrei sapere ad esempio se era veramente un “razzista intellettuale”; se pensava veramente che solo l’elit potesse apprezzare o meno un’opera d’arte; comprendere la bellezza di una poesia.
Come era il Carmelo Bene del quotidiano, lontano dalle luci del teatro. Un tuo ricordo, un insegnamento che ritieni fondamentale per la tua vita. Una cosa che lui non tollerava in assoluto ….
Forse ho esagerato?
grazie per quanto potrai rispondere
ciao
.marta
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In assoluto il (de) genere umano. Tutti compresi nessun escluso. Una cosa che diceva sempre in teatro e che ogniqualvolta si presentava occasione in radio o TV era quella di ribadire con forza andando verso il cartello che sta di solito all’ingresso artisti ” vietato l’ingresso alle persone non autorizzate” diceva sempre quanti di voi si sentono autorizzati a entrare in teatro? Nessuno dico io”. Questo succedeva ogni volta. C. B. era eclettico, affabulatore, incantatore, dettava legge sulle tavole del teatro. Un tiranno della parola, un lacaniano puro. Odiava il genere umano ma era un romantico. Io non smetterò mai di ricordarlo in tutto. L’arte per lui era una fregatura per questo intendeva che solo ciò che supera se stesso è degno di attenzione. Questo è C. B.
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“Un tiranno della parola.”
“Odiava il genere umano ma era un romantico.”
Eh si, proprio un incantatore di se stesso.
E io so per certo che lui non re-citava.
Un personaggio difficile da capire è come se facesse di tutto per restare incompreso.
Grazie di questo, Leo
Lascio qui questo link molto, molto interessante sulla figura di Carmelo Bene. http://ita.calameo.com/read/0010965224a3061ede069
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Grazie a te Marta, argomento per me prezioso. Un caro saluto e un sorriso.
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Grazie a te 🙂
ciao
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Ti ho nominata per il Tag Colours and Books https://bartiromomarco.wordpress.com/2015/06/27/tag-colours-and-books/
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Grazie Marco 🙂
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Felice domenica cara Marta.
Carmelo bene..un personaggio sempre sopra le righe….bravo senz’altro però non sempre simpatico …ma di questo a lui non importava niente.
Bacioni
Caterina
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Un personaggio, appunto 🙂
buona serata domenicale
ciao Caterina!
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❤
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Non sono d’accordo, secondo me non è una questione di masse o di pochi, ma di uso delle cose a disposizione in base alla cassetta degli attrezzi di cui si dispone. Un esempio: nel film “Balla coi lupi” lo sciamano, poi migliore amico (ma non unico) del protagonista, è introdotto dalla voce fuori campo, l’io narrante, come uomo di pensiero… Saluti, scusa per il pistolotto:)
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Saluti ricambiati 🙂
ciao
.marta
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Ma che splendido argomento e quanti commenti interessanti e vari: complimenti Marta. Certo sei partita da un personaggio difficile…ostico, la quintessenza dell’elitarismo con tutte le sue luci e le sue innegabili ombre.
Non penso che si “debba” essere d’accordo o no, non penso che sia necessaria accondiscenza verso chicchessia, credo che sia bene informarsi seriamente e poi ragionare in proprio.
Alcune affermazioni di Bene sono indigeribili ma purtroppo nascondono verità profonde per esempio quella che la cultura e la conoscenza hanno una insita esclusività di fondo. Oppure quella che che leggere e leggere molto non significa sic et simpliciter sapere.
Se Bene avesse letto la gran parte dei nostri blog sarebbe morto di shock anafilattico immediato, significa che era un idiota?
Sui social non ho voglia di dire nulla, spesso non meritano alcuna discussione: sono e basta. Ognuno li giudichi con la sua testa.
Volevo solo comunicarti che ho aperto al pubblico questo spazio ma ho trovato qui un bion momento di lettura e mi sono piacevolmente distratto. Ciao Marta, Enzo.
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Contenta di esser risuscita “a distrarti”…. 😀
Comunque condivido pienamente sul personaggio e, soprattutto, sul si “debba essere d’accordo o meno per forza”.
La citazione apre, dovrebbe aprire alla discussione: questo è.
Come in effetti è stato con i commenti.
Come già detto non lo conosco, non ho seguito le sue commedie etc.
…più un personaggio del mondo artistico è complesso e anche diciamo “stravagante” più m’incuriosisce.
Qualcosa vorrà pur dire questo suo esser stato ostico, a volte cafone (vedi il video postato in un commento) ma se si estrapola tutto questo…e si riflette su alcune sue parole e\o interpretazioni c’era della materia grigia funzionante.
Proprio in nome di questa libertà di espressione lui ha potuto dire la sua, o no?
buona serata Enzo
grazie
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scusa Marta ma la cafonaggine di Carmelo Bene è tutta da dimostrare, se ci soffermiamo su questo concetto ci corre l’obbligo, per onestà intellettuale, definire “cafona” gran parte dell’arte moderna, su tutti i fronti, sarebbe poco corretto mettere i “cafoni” da una parte e i “provocatori geniali” dall’altra. Non credi???
Io non sono un fan di Bene, anche se confesso di essere rimasto estasiato nell’apprezzarlo dal vivo in teatro, semplicemente trovo da “cafoni” giudicare lui ed essere indulgenti nei confronti di provocazioni ben più pesanti che il mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura ci hanno propinato negli ultimi 50anni.
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Cafonaggine è quella che si è vista nel video (vedi nei commenti) …ecco parlare così, rivolgersi in quel modo ad una persona del pubblico durante un dibattito lo trovo appunto un comportamento da cafone.
Chiunque lo faccia…
La parola non era assolutamente riferita alla sua arte.
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una volta Vasco Rossi disse: “i sardi sono delle merde”, dopo un po’ di tempo si ritrovò a fare un concerto a Cagliari, tutto esaurito, un giornalista gli ricordò la sua infelice battuta facendogli presente che era in Sardegna, risposta: “ogni tanto bisogna pure andare al cesso”. Questa notizia è stata pubblicata dai maggiori quotidiani e nessuno ha mai smentito niente. Quindi Vasco Rossi è un cafone. Giusto???
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Si, per me uno che si esprime così lo è.
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bene, lo è anche per me ma tutto questo è un termometro sociale, culturale, l’accettazione incondizionata, quando un artista raggiunge livelli massimi ottiene una sorta di lasciapassare, un nullaosta, una “licenza poetica” (passami la metafora) che lo rende immune dai giudizi anti e dalla critica, è questo il reale succo del tuo post, del suo dire. Te la ricordi la famosa frase di Alberto Sorti ne “il marchese del Grillo”: “io sono io e voi non siete un cazzo”. E’ una questioni di livelli, l’essere se stessi entra in conflitto con il proprio talento, Maradona era un uomo di merda nella vita ma un dio in campo, Michael Jackson era un pedofilo ma un dio sul palco… sono innumerevoli i casi. Se sali sul trono del mondo puoi fare e dire ciò che vuoi, non solo, ciò che hai dentro non vuoi condividerlo con la plebe, a loro basta osannarti. Mi capisti???
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Capii 🙂
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La differenza tra il singolo
e la massa
guarda che reazioni diverse… 🙂
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Dimenticavo. Ho visto un riferimento all’Enciclopedia Italiana, anche nota come Treccani. Ho avuto la fortuna di conoscere alcuni degli estensori di qualche lemma, e ho constatato, insieme con la frustrazione derivante dalla consapevolezza che spesso l’Enciclopedia sia poco più di un soprammobile, l’orgoglio che esista il sito http://www.treccani.it, proprio in forza di quanto dicevo sopra. Unito all’orgoglio derivante dal fatto che il lemma “atomo” è stato scritto da Fermi.
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Un’ottimo sito!
Non v’è dubbio che è una miniera di info…se uno sa cosa cercare, se ha passione e curiosità.
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Credo che media e destinatari non debbano essere confusi. Abbiamo la fortuna di vivere in un’epoca nella quale l’informazione è a disposizione di chiunque voglia cercarla. Tre secondi fa ho cercato e trovato la versione originale del sonetto 122 di Shakespeare. A me interessava, e sono lieto di non essere dovuto andare in una biblioteca. Il riferimento a Velasquez è abbastanza singolare, se consideriamo che proprio nel 600 l’arte era il principale veicolo di trasmissione della tradizione cattolica. Che poi le “masse” fossero, o siano a tutt’oggi, in grado di comprendere i messaggi dell’artista, o semplicemente di comprendere un’opera, è un altro tema. Ma il classismo culturale non credo sia corretto. Seguendo il ragionamento di Bene dovremmo abolire le borse di studio. E francamente conosco popolani ben più degni di certi principi di guardare un Velasquez. 🙂
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E’ fuor di dubbio nè qui messo in discussione che internet sia stato ed è una finestra sul “mondo”.
Media e destinatari non sono stati confusi; piuttosto si è messo in rilievo che i media “informano” in modo diverso proprio perchè c’è una “massa” da informare in un certo modo. La parola diviene usata ed abusata. Sarebbe impensabile chiudere questa finestra, penso ci sarebbe una rivoluzione globale 😀
Quel che si diceva in un commento precedente è che alla massa manca la giusta istruzione. Se pensi che in certi paese il numero degli analfabeti è ancora molto alto. E molti non sono più in grado di frequentare le scuole: Dati presi da Wikipedia —> L’82% della popolazione mondiale è considerata alfabeta (87% uomini e 77% donne); gli analfabeti sono 776 milioni cioè 16% della popolazione mondiale non sa né leggere, né scrivere.
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A me pare che nel momento in cui si afferma che “Pound o Kafka diffusi su internet non diventano più accessibili” si fa del classismo culturale. Personalmente credo che quand’anche ci fosse una sola persona che “ravanando” su Internet si incuriosisse su Kafka e iniziasse a leggere le avventure di Gregor Samsa (che ho appreso essere oggetto di un interessante omaggio da parte di Murakami nell’ultimo suo libro di racconti, che mi toccherà comprare per forza, ora… 😉 ), ebbene se fosse anche solo uno, varrebbe la pena di avere Internet e tutto l’ambaradam che ne consegue.
E per quanto mi sforzi, rileggendo e rileggendo non riesco a cogliere il riferimento che dicevi ai media che informano male, ma solo, per l’appunto, del mero classismo culturale, che, diciamolo, era una delle caratteristiche più evidenti di Bene.
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Il riferimento ai media era una mia considerazione.
Il fatto che un certo giornalismo, una certa informazione anche a livello globale non solo italiano…sia costruito per le masse.
Solo questo..
Certo è condivido che l’informazione culturale, arte letteratura scienze etc…va bene che sia alla portata di Tutti
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Sei Stato/a nominato/a http://ladimoradelpensiero.wordpress.com
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Grazie Carla 🙂
Verrò a trovarti quanto prima
ciao
.marta
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la plebe insozza tutto, viva la plebe .. abuso e inefficacia, sono tempi moderni e bastardi, dove niente scandalizza, tantomeno la bellezza di un’artista .. riscoprirsi unici, una cornice privata dove saper dare senso ai momenti, fossero anche irripetibili
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Su questo niente scandalizza…ci sarebbe da dire
In genere lo si dice e invece poi ci si scandalizza eccome: per minuzie magari…
tant’è
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grazie, anche per le tue risposte.
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…a quali risposte fai riferimento? Non trovo un tuo commento (nemmeno tra gli spam, per dire) al riguardo.
Buona giornata
🙂
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a quelle che hai dato agli altri. buona giornata anche oggi, a te.
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Mah…come vedi cerco di capire più che “dire”… 🙂
grazie del passaggio
.marta
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« Il sociale ci sta franando addosso. Smettiamola con le ipocrisie, con la fratellanza, la solidarietà. »
(Carmelo Bene)
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Il sociale è diverso dai social. Per sociale si intende l’uguaglianza, la solidarietà verso coloro che hanno bisogno (servizio sociale, assistenza sociale) mentre per social si intendono dei siti web dove si fa amicizia e ci si conosce virtualmente (anche WordPress è un social). Carmelo Bene considera un ipocrisia aiutare i bisognosi e denaro sprecato quello della spesa sociale. Impossibile essere d’accordo con lui.
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La differenza tra sociale e “social” mi è chiara. Quello che non conosco è Carmelo Bene. Ho letto la sua biografia ma chiaramente non basta per capire bene il suo pensiero poiché il suo linguaggio e il modo di esprimersi è complesso. Se è questo il suo pensiero nemmeno io posso essere d’accordo su questo tema.
Penso che estrapolare una citazione si corra principalmente il rischio di interpretarla in un certo modo perché manca il contesto generale che aiuta a comprendere meglio il suo punto di vista.
E appunto con i commenti il quadro si apre, aiuta a capire un pò di più.-
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Io ho avuto modo di conoscerlo guardando la TV, non ho mai comprato un suo libro, ma ho avuto subito antipatia per una persona che disprezza e insulta il pubblico che paga per comprare le sue opere o per vederlo in teatro. Non ho nessuna stima per chi sputa nel piatto in cui mangia né per chi disprezza le persone soltanto perché le considera inferiori. Esistono varie forme di razzismo e di fascismo e quella intellettuale non è migliore delle altre. Ciao.
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Il suo comportamento non era proprio eccellente bisogna dirlo… mi ricorda Sgarbi quando presenzia in certi salotti ciarlieri…
Eppure a me Sgarbi piace solo quando parla di Arte e non si fa prendere dal moti di follia, per dire…
Buona serata
.marta
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un veggente
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Carmelo Bene, mai stato simpatico, però in questo aforisma un po’ di ragione ce l’ha. 🙂
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Se si legge una frase per volta…s’inizierebbe a dire: questo no, quest’altro meno…è nel suo complesso e oltre che bisognerebbe riflettere.
L’arte e la cultura dovrebbe essere di tutti: vero. Nessuna distinzione da ricchi, poveri etc. etc.
Ma è davvero così nonostante ai nostri giorni sia alla portata di tutti?
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Internet sembra la soluzione perfetta alle nostre ignoranze, leggiamo qualcosa e ci sentiamo già competenti, Wikipedia e sopratutto google ci stanno plasmando la vita senza che noi ce ne rendiamo conto… 🙂
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…per non parlare dei social vari …
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L’illusione della conoscenza…
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Solo Carmelo Bene poteva dire una stupidaggine così grande. L’arte e la bellezza sono di tutti e poi chi stabilisce chi sono i prìncipi e chi sono i plebei. Esiste la sensibilità e la nobiltà d’animo per farci apprezzare l’arte e non è un titolo nobiliare a darci il diritto all’esclusiva. Carmelo Bene ha perso l’ennesima occasione per tacere e non far vedere quanto sia limitata la sua mente.
Una buona serata cara Marta.
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Carmelo Bene può piacere o meno. Essere o non essere d’accordo con quel che dice…ma che dica stupidaggini…così…ben…non lo condivido.
Detto questo..prendo atto del tuo dissenso al suo pensiero che, a mio parere, merita comunque riflessione e discussione.
Buona serata anche a te Antonio
ciao
.marta
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Cara Marta siamo tutti la plebe di qualcun altro, siamo tutti convinti di essere migliori del nostro prossimo, ma cos’è che ci rende superiori? La cultura? L’intelligenza? La razza?
Odio il razzismo intellettuale di chi si sente superiore a te solo perché ha letto un libro in più o ha frequentato una scuola migliore della tua. Nessuno può togliere a gente come Carmelo Bene la convinzione di essere superiore agli altri ma è inaccettabile che voglia anche decidere chi ha diritto e chi no di godere dell’arte in tutte le sue forme.
Guarda questo video per farti un’idea di che persona spregevole, maleducata e piena di sé, sia questo individuo.
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che tipo oh….un personaggio incredibile e dal video direi anche molto cafone, direi…
Non si capisce qualche sia il vero “Carmelo Bene” e se è veramente questo l’Uomo o solo un attore da palcoscenico.
Eppure m’incuriosisce.
Devo dire che anche io odio il razzismo intellettuale ma anche la cafonaggine. L’educazione va tenuta e, soprattutto il rispetto anche da chi fa spettacolo…Forse da qui che iniziava il (suo) grido d’allarme vero la deriva che ora attraversiamo? Era un modo per sollecitare le coscienze?
certo è che aveva un modo di interagire alquanto discutibile.
Tutti siamo il sud di qualcun altro…e la terra è rotonda.
Grazie per il commento
buona giornata
.marta
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In ognuno di noi c’è del bene e del male quindi anche in Carmelo Bene ci sarà qualcosa di buono ma lui lo tiene ben nascosto. L’arroganza e la cafonaggine sono sinonimo di piccolezza e di stupidità e io non voglio sprecare tempo per gente che ha un delirio di onnipotenza. Io penso che il successo te lo da il pubblico, anche il più bravo degli artisti non è nessuno se non c’è chi lo ascolta e compra le sue opere e credo anche che l’umiltà sia la più alta forma di intelligenza e grandezza d’animo. Una buona giornata.
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Ecco: soffermiamoci sul buono che lui aveva e in particolare su questa citazione.
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secondo me è un rischio che vale la pena correre, chi è che determina l’élite e il suo diritto di accesso?
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Questa finestra che s’affaccia sul mondo è una invenzione (…) che ha stravolto la nostra vita. Sino a 20\25 anni fa sarebbe stato impensabile. Per forza dovevi acquistare libri, viaggiare per vedere certe opere d’arte. Ora è tutto a portato di click ed è giusto così…
Ma quanti tra la massa conoscono o hanno approfondito un’opera e più opere d’arte? Quanti la musica classica o uno scrittore del ‘900?
Non basta aver tutto a portata di mano…se prima non ci si istruisce. Il fatto è che non si approfondisce abbastanza. Ora ci sono le informazioni lampo….
Penso nessuno sia autorizzato a determinare diritti accesso.
La riflessione è anche di come l’Arte si sia sviluppata proprio perchè rivolta alla massa, ad un pubblico molto più vasto abbia perso quella forza, quello stupore, quella particolare bellezza. Ora chiunque potrebbe realizzare un opera artistica….ma sono tutte valide?
In questo senso credo…che si sia perso molto.
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Carmelo Bene la sapeva lunga
senti maaaaaaaaaaa… come fa quel tizio in foto a stare lì in alto senza cadere???
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Che Carmelo Bene la sapesse lunga è indiscutibile! 😀
Detto questo che ne pensi di quel che dice?
Non cade, non cade…nel caso ci sto io: no problem
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volentieri
Allora…
Questo concetto Carmelo Bene lo espresse, in modo molto più approfondito e articolato, anche nel suo celeberrimo “uno contro tutti” da Maurizio Costanzo, decenni addietro. Il significato reale è diverso da quello che appare, lui, da artista elitario, riteneva sbagliato dare l’arte in pasto a coloro privi di mezzi per capirla, interpretarla, valorizzarla, coglierne l’essenza reale. Insomma, un ritorno alle origini, non ci fosse stata la grande nobiltà del Rinascimento e Risorgimento, non ci fosse stata la ricchezza della chiesa, non ci fosse stata una corsa alla cultura e all’arte come testimonianza storica del potere e della ricchezza, noi oggi non avremmo certo il 40% (forse di più) del patrimonio artistico mondiale.
Quando ero studente, anni ’70, un mio compagno di università, per mantenersi gli studi si mise a vendere l’enciclopedia Treccani, in quegli anni qui ci fu un grosso boom di villette, case grandi e tutto quell’ambaradan tipico degli arricchiti. Per sua fortuna guadagno un bel po’ di soldini perché avere tale opera in casa per molti nuovi benestanti significava elevarsi, infatti la vendeva a metri, i volumi necessari per colmare lo spazio destinato nel salone, ovviamente in bellavista. Volumi che, molto probabilmente, nessuno ha mai consultato. Ecco, prova a chiedere a uno o più scienziati che hanno collaborato alla realizzazione della Treccani che ne pensano, sapienza e impegno di livello altissimo trasformati in pacchiano arredamento.
Sicuramente la sua era una visione integralista ma razionalmente condivisibile, l’arte è certamente di tutti ma appartiene soprattutto a chi è in grado di apprezzarla e la conosce, sai Marta, anche la lingua Italiana è di tutti ma fino a mezzo secolo addietro la parlavano solo gli istruiti, tutti gli altri si esprimevano in dialetto. Oggi la parlano tutti, diciamo così 😉
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Lo sapevo che la tua preoccupazione per il tipo dell’immagine era solo un depistaggio 😀
Sei stato chiarissimo e ti ringrazio.
buona serata
.marta
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Quando si dice l’intelligenza !
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Beh…Un tipo particolare, penso fosse particolarmente intelligente; sicuramente fuori dagli schemi. Direi anche bizzarro…
Ma una persona non comune. Pensava (male o bene…) con la sua testa.
ciao giallo 🙂
.marta
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Quanta saggezza.
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Vero?
Un pensiero che fa riflettere…
grazie del passaggio
ciao
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In disaccordo con la frase.Ci sono persone, che lui chiama masse, che non capiranno mai per il semplice fatto che non hanno gli strumenti adeguati (studi) o per incapacità intelletiva o magari non interessati all’arte in genere. I media spesso hanno aiutato le popolazioni ad istruirsi, vedi negli anni 60 la televisione. Sì c’è troppo di tutto e spesso anche molta confusione ma almeno esiste la possibilità per tutti di conoscere di informarsi e di scegliere. Molti perdono l’occasione ma non gliela precluderei.
Non trovo correlazione con l’accesso al sesso facile e il degrado del sesso.
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Credo che in fondo voglia dire proprio questo: le masse non hanno ricevuto istruzione: è questo il punto. La possibilità di poter accedere ad un vastissimo mondo di informazioni di tutti i generi non rende la massa erudita e\o in grado di, forse…, apprezzare o aprire la mente al pensiero, o alla bellezza proprio perchè a monte come hai ben detto mancano le fondamenta.
I media forse prima aiutavano e di fatto ha la tv ha contribuito notevolmente…ma ora mi sa che avviene l’esatto contrario…
E l’arte…forse rivolgendosi ad un pubblico vastissimo ha perso nella ricerca del bello, dei ricercato. Ora è solo una questione di consumo, di mercato…
grazie del passaggio e del commento
ciao
.marta
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Carmelo Bene non mi piace molto, ma apprezzo il suo dire. Ho sempre pensato che se ami, devi farlo in silenzio, ad occhi chiusi, che a strillarlo, l’amore, perde i sensi.
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Beh…anche io condivido il tuo pensiero.
Ammetto che non conosco molto Carmelo Bene; a leggere la sua bio c’è da restare ammutoliti dalla robustezza e originalità della sua figura. Una personalità complessa, non facile …particolarissima.
Wikipedia tra l’altro lo indica come filosofo… attore, regista, drammaturgo, scrittore e poeta.
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Il facile accesso… ecc ecc
..
Beh, dipende…
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Già…dipende
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Ciao Marta abbi un sereno weekend … Pif
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Grazie Rebecca
anche a te 🙂
buon fine settimana
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Pensieri ancora attuali su cui è un dovere riflettere a lungo
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Molto attuali, attualissimi direi!
Una citazione che fa riflettere: sono d’accordissimo
Ci sono diversi temi all’interno di questa citazione e non solo…fa riferimento anche a “tempi” diversi..
grazie del passaggio
ciao
.marta
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