.non guardare
di tramedipensieri
Fatih Ozenbas
*
“Non so se esista un premio fotografico all’altezza di questa fotografia.
E’ la foto di una bambina palestinese, di Gaza. Guardate bene.
Chiude gli occhi della sua bambola, perché non veda la mostruosità di una guerra di sterminio. I bambini hanno più umanità dei grandi.
Piango per il nostro egoismo collettivo.”
G. Chiesa
Tramedipensieri 
Grazie Marta.
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Grazie a te per il passaggio
.qui
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I bambini e gli anziani sono quelli più esposti alla guerra, e i loro voti sono l’espressione vera di quello che stanno vivendo!
Un abbraccio cara Marta.
Dora
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Un caro saluto
grazie Dora
🙂
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Un’immagine difficile da commentare.
Ma lascia il segno. Il segno di quanto lontani siano da noi quelle vicende !
O come le sentiamo !
Sembrano non appartenerci ma potrebbero piombarci addosso.
Viviamo l’anestesia di una Vita quasi senza problemi.
… Ma se fossimo a fianco di questa bambina, cosa sentiremmo nel Cuore, cosa vedrebbero i nostri occhi ?
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Non me ne parlare 😦
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Solo la vergogna per quel gesto traslato di protezione varrebbe la fine di ogni ostilità.
Sheramaipiu
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Altrochè se la varrebbe!
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Come essere umano mi sento mortificata.
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Capisco bene 😦
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non riesco a commentare
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Non dico mai…
…penso di non pubblicare più questo tipo di immagini.
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Nessun bambino dovrebbe mai conoscere la violenza della guerra. Questa foto è tremenda. Le si legge negli occhi il terrore ed istintivamente copre gli occhi alla sua bambola, quasi volesse coprire i suoi per non vedere il disastro che c’è attorno. Un’immagine che dovrebbe far riflettere, soprattutto coloro che possono (e devono) prendere le decisioni importanti (anche se poi queste ultime vengono prese non per il bene collettivo ma sempre e solo per un mero scopo economico di pochi).
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Eppure a certe persone non gli fa effetto…praticamente non gli importa.
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L’immagine dei bimbi provoca le nostre reazioni emotive. Quelle che non sembrano avere coloro che li governano.
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Esatto. I bambini e gli anziani sono quelli più deboli. I più esposti sempre.
Come si diceva e si dice da più parti ormai la spettacolarizzazione del dolori fa scuola per incutere paura a chi guarda dall’esterno.
Chi non ha lavoro pensa alla sua pancia…e se c’è da partire per “missioni umanitarie” (ridicolo come chiamano le guerre ora…) non ci pensano due volte.
Mi pare di aver sentito che il nostro governo vorrebbe reintegrare il servizio militare….spero non sia vero.
Questo darebbe la misura degli investimenti futuri del nostro governo. 😦
Grazie del passaggio
E scusa la divagazione
Ciao
.marta
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Almeno qui scambiamoci opinioni, magari non proprio collimanti, ma serenamente. Grazie a te.
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Io penso solo alla paura di questa bambina.
Ovunque sia.
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Concordo.
Grazie del passaggio
ciao Anna
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a heartbreaking photo, such a lovely sweet child, like all children…to be used as they are is an atrocity.
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I agree: this is how to do them harm twice. We adults do not need to understand in this way what war is. Each of us can very well imagine …
To wake up and take action seen enough already …
have a nice day
thanks for the pass
hello
.marta
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Questa bimba è straordinariamente dolce, nonostante tutto.
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…vero
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A proposito di questa foto, di guerra e bambini, proprio ieri ho commentato questo post di Marisa Moles (http://marisamoles.wordpress.com/2014/08/21/matteo-renzi-twitta-impossibile-spiegare-la-guerra-ai-bambini/) che riportava il tweer di Renzi a riguardo, in questo modo:
Invece penso che sia doveroso farlo, anzi obbligherei i vari capi di stato ad andare difronte un “esercito” di bambini, compresi i loro se ne hanno, per spiegare perché lo stato che rappresentano SCEGLIE di mandare parte del suo popolo a rischiare o sacrificare la propria vita per esso, di spiegare perché coloro che SCELGONO e che cospargono di splendide parole d’onore quella parte scelta di persone indicandole come eroi non sono lì in prima linea con loro, visto che li dovrebbero rappresentare… obbligherei loro a guardare in faccia questi bambini, sperando che tra essi ci siano anche i loro figli o nipoti per spiegargli perché le motivazioni che hanno eventualmente fornito non dovrebbero apparire ai bambini come uno dei loro capricci, che immagino gli stessi capi di stato definirebbero stupidi o infantili…
Io credo che la guerra sia obbligatoriamente da spiegare ai bambini in modo che possano da subito capirne la stupidità del principio e magari un giorno arrivare a pensare che due persone intelligenti e eticamente e umanamente civili non avranno mai la necessità di ricorrere a nulla di simile per risolvere il loro problema
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Spiegare ai bambini la guerra.
Mi pare una cosa difficilissima. Nemmeno io riesco a spiegarmelo 😦
Obbligare i capi di stato a spiegarlo a i bambini?
Sarebbero capaci di farlo, si…sparando idiozie e bugie. Me l’immagino proprio…con tutti i bei discorsi (a volte scritti da altri) che sanno dire per farsi belli.
I bambini dovrebbero crescere sereni. Giocare e imparare e crescere guardando gli adulti con fiducia.
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E’ sicuramente difficile perchè un idiozia è per definizione un insufficienza mentale.
Sai perchè nel mio pensiero/desiderio mi auguravo che fossero presenti anche i figli dei capi di stato durante la loro spiegazione… perchè spesso le delusioni ricevute dai propri genitori sono il più grande trampolino esistente per non ripetere i loro stessi errori… e te lo dico per esperienza dirette, molte delle regole e dei comportamenti che mi sono imposto nella vita vanno proprio in direzione diametralmente opposta di quelli che ho visto fare ad un mio genitore…
io credo che i bambini dovrebbero si crescere più serenamente possibile, ma dovrebbero anche sentirsi preparati a quello che presto o tardi sarà il loro mondo, e per farlo penso non si debba nascondere loro la verità ma abituarli a gradini a poter provare a capirla o comprenderla.
Sul guardare gli adulti con fiducia nutro diverse riserve… anche per i motivi sopracitati…
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Condivido la tua esperienza.
Con il tempo ho imparato anche io a correggere, con il mio punto di vista, comportamenti diversi. Il caso ha voluto fortunatamente che un genitore ha “educato” per due…e quindi insomma un pò le cose sono andate diversamente.
Preparati si…ma non troppo. L’infanzia deve essere vissuta in maniera spensierata. Penso che non si debba intaccare questa serenità ci sarà tempo gradualmente di spiegare e far capire l’altra faccia della medaglia.Anche per quanto riguarda la fiducia…
Non per niente facile…non ci sono regole se non quella della responsabilità e del cambiamento individuale.
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concordo…
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🙂
buona giornata
e grazie di aver espresso qui, il tuo pensiero
.marta
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Che tristezza 😦
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Comunque sia…é triste, si 😦
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Se non avessi messo la citazione sotto la fotografia…ci avrebbe colpito e suscitato lo stesso terribile dolore?
Quanto possono condizione le parole oltre l’immagine?
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Dio, cosa dev’essere…Cosa rimarrà per sempre negli occhi di quella bimba…:( una foto che strazia il cuore
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… é un immagine struggente. Ed é solo “una”…
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meravigliosa, struggente, terribile…guardandola le persone dovrebbero a lungo riflettere sulla mostruosità della guerra,qualunque guerra dove sempre gli innocenti sono le sole vittime
Daniele
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Le guerre del terzo millennio é la guerra sui civili. Non bastano più gli eserciti…e le armi sempre più sofisticate… 😦
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E’ straziante….qualsiasi sia l’orrore che i suoi occhi sono costretti a vedere, l’istinto è quello di proteggere la bambola forse per cercare di proteggere anche se stessa.
E’ il pensiero che più fa male, i bambini vittime di guerra.
Bambini defunti, o costretti a combattere, o anche condannati ad assistere alla distruzione e all’odio.
L’uomo è il peggior male di sé stesso.
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Appena l’ho vista é stato un colpo. Forse avrei fatto meglio a guardare corpi…ma questa rappresenta un dolore muto che vivrà con questo marchio. É questa é una enorme differenza.
Questa sarà la futura popolazione. Come vivranno?
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Non so Marta, la foto è bella ma non mi convince. Vediamo quello che vogliamo vedere, in questa foto come in tanto altro. Non credo che la bambina volesse chiudere gli occhi alla bambola né che pensasse alla guerra nel momento in cui la foto è stata scattata. Forse non ha importanza. Sicuramente non ne ha per lei. Ma dovremmo imparare ed avere la possibilità di vedere le cose come realmente sono e non come ce le presentano gli altri.
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Ecco…è questo il punto.
L’impeto di pubblicarla sul blog è stato forte nonostante sapessi che c’era qualcosa che non mi convincesse: ha vinto l’emotività. Poi sono arrivate le domande e in un ultimo il fastidioso ronzio del sentirsi usati.
Al di là di tutto Topper esiste una verità: si sta uccidendo un’intera generazione di bambini. E non sono in Palestina.
(traparentisi: alla fine, penso, che le popolazioni paghino per le decisioni prese dai loro governi e\o chi li sostituisce.)
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Non c’è niente di sbagliato nel far vincere l’emotività. Il mio dubbio era legato solo alla cattiva informazione che spesso dobbiamo sopportare, argomento per me importantissimo affinché si possa andare avanti e sperare in una società migliore.
Quanto ai bambini non ci sono dubbi, quello è un dato di fatto. Anche perché non li si uccide solo fisicamente ma anche, spesso, nei sogni, nelle speranze, nel futuro. Mi rattrista tantissimo questa cosa.
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Cattiva informazione che però si mi son ritrovata a diffondere…e questo mi infastidisce.
Bambini e non solo…è triste e terribile.
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Beh, fosse questa la cattiva informazione! Alla fine il messaggio della foto non era poi così lontano dalla realtà. Purtroppo c’è molto di peggio in giro.
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“Cattiva informazione” era riferito alla didascalia. Mi chiedo se avessimo scritto gli stessi commenti se avessi pubblicato la foto nuda e cruda.
La fotografia parla da sola è verissimo. Però il commento dato…
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A striking picture for a terrible reality. In the face of such a suffering, words are powerless…
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It ‘a terrible reality, and I think that covers all the wars.
I inform you that the subject of this fografia is not Palestinian but is a Turkish child as can be seen from this link: http://www.trekearth.com/gallery/Middle_East/Turkey/Marmara/Bursa/photo1138502.htm
This news was written by reverso in the comments are below.
It was said that it is a fake, but I think, however, that the message of the atrocity of the war came, however, regardless of nationality.
thanks for the comment
hello
.marta
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La foto originale del 2009 la trovi qui:
http://www.trekearth.com/gallery/Middle_East/Turkey/Marmara/Bursa/photo1138502.htm
La verità è che una bambina turca. E’ fastidioso anche che chi ha messo in giro questa foto-fake è un complottista pro terrorismo (tal Giulietto Chiesa).
http://www.qelsi.it/2014/pallywood-giulietto-chiesa-trasforma-la-foto-di-una-bambina-turca-in-unimmagine-di-gaza/
Ovviamente la foto così diventa virale, comunque smuove i cuori, ma su un “falso” ben costruito… mentre di immagini vere ben più strazianti se ne trovano ovunque…
Non amo divulgare falsità anche se come queste promuovono sentimenti e stati d’animo che si possono solo condividere… si deve riflettere a priori, secondo me, dalla forza d’un’immagine…. se ci lasciamo influenzare solo dai messaggi “spot” che inteneriscono, senza apprendere e compredere il dolore di quelle popolazioni in lotta (non solo Gaza, purtroppo), rischiamo di galleggiare tra un sospiro e l’altro senza mai alzare un dito per contrastare abomini di tale follia.
(almeno secondo me)
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Buongiorno RiVerso
innanzi tutto grazie per questo commento che chiarisce in parte l’origine della fotografia. Avevo sentore che fosse un’immagine costruita…ma al dì la di questo, comunque, penso che poco importa la nazionalità del soggetto.
La fotografia è comunicazione.
E in questo caso ha comunicato e, non solo…è andato a segno: a me ha veramente coinvolto emotivamente.
Certo la sensazione di venire usati attraverso immagini di questo tipo, seppur non distanti dalla realtà devo dire che da fastidio.
E da fastidio questa spettacolarizzazione della guerra con le troppe immagini brutali che circolano…e se ora ci si mette pure a costruirle…beh…non va bene
Per tutto ciò che “vediamo” e sentiamo penso che già da quel dì avremmo dovuto e potuto contrastare tali guerre: ma così non è stato e non è…ancora.
Non è il caso forse qui di parlare dei tanti interessi economici che ci ruotano intorno.
Per quanto riguarda tal Giulietto Chiesa non lo conosco. Che significato dai a: “complottista pro terrorismo”…
(cosa curiosa, permettermi questa osservazione) è il nome che si legge in altro a sx sopra la fotografia : EarthMiddle East Turkey Marmara Bursa ….davvero una coincidenza che mi sorprende essendo il mio nikname Martamara)
buona giornata
e grazie
ciao
.marta
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Siamo prefettamente concordi, da quel che leggo, su tutti i punti.
Ti spiego che per “Complottista pro terrorismo” intendo, per la persona citata, che oltre ad essere uno di quelli che vede in qualsiasi evento (anche la morte di Robbin Williams) un complotto dell’NWO, ed è convinto d’essere spiato da Russia e USA, ecc. ecc. (ovvero è una persona che ha grosse turbe mentali, a mio parere), è anche uno di quelli che pensa che il terrorismo sia “una via” di liberazione da questo ordine mondiale che tutto governa…
Fatta questa premessa che, come capirai, inquadra il personaggio per me (e specifico per me, perchè nulla toglie che ci siano altri che la pensino come lui), anche io sono molto infastidito dalla brutalità a cui veniamo ogni giorno sottoposti.
Immagini crude senza censure che viste in TV desensibilizzano al dolore (la Tv non è reale, è un dato di fatto). Alla fine siamo assuefatti al punto dal tollerare la visione di un uomo decapitato e non guardare l’atto ma interrogarci sul chi abbia realmente girato quel video. E’ un esempio, ovviamente, personalmente il video in questione neppure l’ho visto, perchè non dormirei per giorni, ne sono certo.
Marmara Bursa è la località turca dove è stata scattata la foto (Marmara è una regione della turchia) e Bursa credo sia un villaggio (ma non ho controllato, lo ammetto)
Come hai detto, e come ho sottolineato, è un falso costruito ad arte, realizzato per suscitare emozione, e ci riesce, indubbiamente, come c’è riuscito con me (immagini così non lasciano indifferenti).
Il problema, per me, è che dovrebbe far riflettere a priori, non perché associata a Gaza, non perché un abile interlocutore muove i miei pensieri in una direzione (la sua). La foto è meravigliosa, meriterebbe davvero un premio, ma non per le ragioni che chiunque abbia condiviso per primo questa immagine avvalla.
Tutto qui.
Un caro saluto, RiV.
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Ah…va bene.
Concordo su: la foto è straordinariamente originale per il sentimento emotivo che scatena al di là del resto.
Infatti non mi soffermo su chi l’abbia scattata o meno tanto è vero che il dubbio l’ho avuto immediatamente; mi soffermo sul dolore davvero incredibile che la guerra miete.
Un caro saluto anche a te
grazie ancora
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Davvero incredibile questa foto..non so se vera o “costruita”, ma chi l’ha scattata ha centrato in pieno…guardandola non puoi non riflettere sull’atrocità della guerra!
Giusy
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Ciao Giusy…in realtà riflettiamo e riflettiamo e immaginiamo le brutture delle guerre.
Il fatto è che in pratica non facciamo e non fanno niente.
Le guerre lasciano strascichi per anni e anni…e il punto è che una gran parte degli uomini da queste guerre ci guadagnano.
buona giornata
.marta
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cara Marta, il senso di impotenza è sconfinato ma, purtroppo, non arriva da nessuna parte e dopo le lacrime, la rabbia cresce verso l’assurdità di tanto dolore e mancanza di aiuto che sia davvero tale.
ti abbraccio
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Prooprio così: il continuo senso di impotenza.
ti abbraccio anche io
ciao
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Hai mai visto i bambini giocare con le bambole o i peluche? Intendo i bambini che possono vivere un vita normale, senza bombe e guerre. I bambini sono protettivi con le loro bambole, le coprono, le cullano, danno loro da mangiare proprio come fa una madre ed un padre. Si sentono grandi quando sono con le loro bambole.
E questa bambina potrebbe davvero aver nascosto gli occhi alla sua bambola per proteggerla dall’orrore.
E poi…che sia costruita o meno, l’orrore della guerra è anche peggio
Ciao Marta
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La guerra è terribile.
Eppure anche i nostri nonni, o bisnonni che sia, l’hanno vissuta.
Certamente non l’hanno spettacolizzata. La grandissima parte di loro al rientro a casa (….) non ne voleva nemmeno parlare per poter riuscire in qualche modo a dimenticarla.
E’ un gesto incredibile questo…naturale, protettivo verso la bambola e, penso, verso se stessa.
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Una scena molto forte. Queste cose non dovrebbero accadere.
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Il messaggio arriva eccome!
…nel gesto del mano che copre gli occhi.
Naturale o voluto (dal fotografo o da chi sa chi..) il messaggio di come si può uccidere l’anima e non solo il corpo dei bambini.
grazie del passaggio
.marta
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Non è la foto di una bambina palestinese… ma non importa… la guerra è un orrore per qualsiasi bambino di ogni parte della Terra e questa foto rende bene l’idea. Purtroppo la guerra porta anche a spacciare immagini non corrispondenti… ma si sa che la prima vittima di una guerra è sempre la verità.
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Infatti
con la circolazione d’immagini i dubbi vengono e la verità non si sa bene quale sia
C’è un unica verità: la guerra esiste.
E questa è una delle tantissime “espressioni”.
grazie del passaggio meis
.marta
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è straziante
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Non ci ho dormito.
E in genere non guardo niente che mi possa sconvolgere la vi(s)ta.
Mi sono chiesta se sia una fotografia costruita o meno. Ma poi ho pensato che non ha poi così importanza considerato che il messaggio è arrivato dritto al cuore.
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