Della pazienza
di tramedipensieri
La virtù della pazienza.
Quanta?
Tanta!
Credo che la prima virtù richiesta ai familiari delle persone con autismo a basso funzionamento sia la virtù della pazienza. Ed è una virtù trasversale, che investe tutti i campi della nostra vita. In un caso come il nostro con Guido, la pazienza assume, oltre a quella qualitativa, una dimensione quantitativa impressionante: deve tendere all’infinito. Guido infatti pone chi si occupa di lui, e massimamente i genitori, in una condizione di tensione permanente, di preallarme continuo. Questo è legato fondamentalmente al suo stato di attivazione che non conosce tregua se non durante il sonno, e alla sua totale imprevedibilità: non sai mai cosa potrà fare, che atti potrà compiere: e questo è estremamente stressante soprattutto quando si è fuori, in mezzo alla gente. Tu cerchi di cogliere i segni di un suo comportamento problematico possibile, lo tieni continuamente d’occhio, investighi le minime tracce. Sapendo che una disattenzione da parte tua…
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..grazie Marta per questo post…semplicemente GRAZIE…
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…a te!
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Io sto con Guido. Sono convinto che un diverso apparato sensoriale gli fa percepire, e poi elaborare con la mente, un universo assolutamente dissimile dal nostro. E’ normale pertanto che alle volte sia pesantemente incazzato o che non comunichi o che non sintonizzi con il mondo che lo circonda. L’universo ha la forma che i nostri sensi ci trasmettono, quindi sono tante le sue forme, i suoi colori, le sue strutture e così via.
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Eh..non si tratta di stare o meno con Guido.
Si tratta “solo”, e non è poco, riuscire a comunicare con lui.
E non è per niente facile.
Darei non so cosa per riuscire a leggere il suo sguardo.
… la difficoltà nel seguirlo… riuscire a capire i suoi stati d’animo, i suoi segnali…
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Ho ri_guardato con più calma lo scritto di Fabio Brotto!
Poche volte ho letto così dell’ammissione delle proprie debolezze e dell’amore sofferto per il figlio autistico!
Normalmente i genitori cadono nel sentimentalismo che non serve ad alcuno!
Che grande consapevolezza è in questo padre!
Come non ammirarlo?
Grazie, Marta, per aver scovato un blog così vero!
Con affetto e stima per te
gb
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Grazie a te per la sensibilità e l’attenzione
un abbraccio e stima ricambiata
buon fine settimana
.marta
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Mia profonda emozione nel leggere questo scritto di Fabio Brotto!
Un abbraccio in silenzio.
Grazie, Marta!
gb
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Grazie a te
Ricambio…
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Sono stata sul blog del papà di Guido e l’ho letto tutto, fin dal primo capitolo. Un’emozione fortissima leggere i suoi articoli, l’autismo di questo terzo figlio con la sua grave impossibilità a relazionarsi con l’esterno, quella totale mancanza di parole che non gli permettono di comunicare nessuno stato d’animo. E poi la fuga, veloce, irrazionale, improvvisa che scatta quando meno te l’aspetti, il lancio degli oggetti pericolosi contro chiunque e contro il muro, l’assenza di concentrazione e d’interesse, lo sguardo puntato nel vuoto che non raccoglie pensieri, stimoli, emozioni.
Si legge abbastanza facilmente l’impotenza di un padre, di una famiglia.
Tra le righe avverto una sofferta rassegnazione.
Posso solo lasciare un silenzioso abbraccio, un abbraccio forte.
Affy
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❤ grazie
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e sì…
proprio tanta…
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❤
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❤ ❤ ❤
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