Il fuoco possente che vince la notte,
si dondola al suono di note struggenti.
Avvolte d’antico, nel cerchio di luce,
figure taglienti si muovono assieme.
Con piccoli passi e vesti orgogliose
oppongon fierezza all’avita fatica,
ballando con forza i ritmi ossessivi.
Volti rugosi, piegati al silenzio,
raccontano storie che sono di tutti.
Sguardi severi, avvezzi al presente,
s’incrocian con quelli perduti all’amore
nel timido abbraccio di gesti ancestrali.
La brezza leggera si fuga sul mare,
frusciando sui monti si gonfia di mirto
e spande fragranze che inondan la sera.
Estate sarda
Il fuoco possente che vince la notte,
si dondola al suono di note struggenti.
Avvolte d’antico, nel cerchio di luce,
figure taglienti si muovono assieme.
Con piccoli passi e vesti orgogliose
oppongon fierezza all’avita fatica,
ballando con forza i ritmi ossessivi.
Volti rugosi, piegati al silenzio,
raccontano storie che sono di tutti.
Sguardi severi, avvezzi al presente,
s’incrocian con quelli perduti all’amore
nel timido abbraccio di gesti ancestrali.
La brezza leggera si fuga sul mare,
frusciando sui monti si gonfia di mirto
e spande fragranze che inondan la sera.
Andrea B.
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