I campanacci

di tramedipensieri

Le pecore camminano e spandono suoni.

Siino Gioele

Siino Gioele

La produzine dei campanacci risale al 1850 circa ed esercitata in regime di monopolio dal 1910 nel paese di Tonara che vanta l’originalità delle forme e del suono. La particolarità è data non solo dal tipo di lavorazione ma dal suono che esso produce: l’artigiano riesce con manualità certosina a far si che il suono sia dato con una una precisa nota. I campanacci più antichi avevano il battacchio in osso successivamente in ottone.

I sonagli, alias i sonagias, rappresentano oggi uno degli elementi più importanti del corredo delle maschere barbaricine quali i Mamuthones, Mamutzones, Thurpos senza dimenticare quella che è stata, e continua ad esserlo attraverso la bardatura degli animali, una funzione molto importante nella conduzione al pascolo degli armenti.

Sono realizzati con accorgimenti tali da rendere il loro suono distinto uno dall’altro. Nella tradizione popolare, non solo sarda, il tintinnio dei campanacci e dei campanelli può scacciare le forze negative e gli spiriti maligni.

Sulis - Tonara

Sulis – Tonara

Il pastore che acquista un campanaccio lo sceglie voltando le spalle al venditore\campanacciaro che, nel silenzio più assoluto e concentratissimo, fa tintinnare il battacchio di modo che il pastore possa apprezzarne il suono.
La scelta è importante perchè il suono varia a seconda dell’età della pecora a cui va messo al collo; a seconda delle dimensioni del gregge…ed è attraverso queste note che il gregge seguirà la pecora o le pecore guida.

Il pastore riconoscerà il suo gregge proprio dal suono che ha scelto che non sarà mai uguale ad un altro. Ogni pastore sentirà le sue pecore anche non vedendole e imparerà con il tempo a riconoscere anche altri greggi…ecco perchè la scelta del suono è fondamentale.

C’è una varietà immensa di campanacci. Sono distinti per forma: tonda, quadra e lunga.  Ciascuna forma, a sua volta, ha diversi suoni e ciascuna un nome: prima era in sardo ed ora con un numero. Sono utilizzate sia per gli ovini\bovini\caprini ma anche per i cani da caccia.

Ogni zona della sardegna ha il suo caratterisco campanaccio – suono e forma – distintivo.

Nel periodo della trasumanza la pecora\guida portava un nuovo e più grande campanaccio per far si che il suono fosse udito a distanza maggiore e riconosciuto “estraneo” dai pastori dei luoghi che si attraversavano durante il percorso verso la zona scelta.