La porta di Babilonia

di tramedipensieri

christine-elfman

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Ricevo le tue parole nella notte
quando i pensieri sono bestie allo sbando,
cuori forsennati inseguiti dai leoni
e da feroci predatori.

La porta di Babilonia sono io:
avrei dovuto allontanarti
la prima volta che ti ho vista,
sarebbe stato saggio.

Eri la millesima donna che passava di là
io le avevo divorate tutte senza vergogna
era il mio passatempo preferito
contro il buio dei secoli a venire,
il solito vento che alla sera arriva dal mare
e cancella ogni traccia sulla sabbia.

Ricevo le tue parole nella notte
e resto muto perchè nessuno possa ascoltare.
La verità è così dolorosa da essere bella
e la bellezza intensa e pericolosa.
La chiave della porta eri tu
erano le tue parole,
il tuo corpo innamorato.

In questo risiede la mia colpa:
sono un vecchio e disilluso sognatore
con il cuore di un bambino.

Anna Spissu da “Lettere da Atlantide”