Filu ‘e ferru: la tradizione sarda del distillato.
di tramedipensieri
….distillato clandestinamente, questo veniva versato all’interno di bottiglie legate ad un filo di ferro….
Non è grappa. Non è solo acquavite. E’ un distillato, questo sì, ma il filu ‘e ferru ha una marcia in più: è intriso di tradizione sarda. Questo liquore, prodotto prevalentemente in provincia di Oristano, ha una curiosa storia che ben descrive la natura umana e la ricerca del piacere attraverso la buona tavola o, meglio, del buon bicchiere.
Il curioso nome deriva dal metodo utilizzato per nascondere il superalcolico soggetto ad una elevata tassazione: una volta distillato clandestinamente, questo veniva versato all’interno di bottiglie legate ad un filo di ferro. Per evitare di venire scoperti, le bottiglie venivano interrate e il filo di ferro serviva come traccia per dissotterrarle una volta scampato il pericolo. Oggi la produzione è disciplinata dalla legge, che vieta la distillazione casalinga e garantisce standard di qualità e sicurezza per quanto riguarda la produzione industriale.
La materia prima è il vino o la vinaccia…
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Conosco…
Un sorriso
Giancarlo
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…apperò…
🙂
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Sempre belle le antiche tradizioni, buon fine settimana! 🙂
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A questa non avevo pensato…
Buongiorno Silvia
E buon fine settimana
.marta
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L’ha ribloggato su barbatustirolese.
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Grazie…
Ma quanti blog gestisci?
…
Buon sabato
.marta
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