Stanca

di tramedipensieri

Holly Stanley

Holly Stanley

Dal momento che lo chiede con tanta buona grazia, giovanotto, io le dico: con le disgrazie basta incominciare. E quando sono incominciate, non c’è niente che le faccia fermare, si estendono, si sviluppano, come una merce a buon mercato e di largo consumo.

L’allegria, invece, compare mio, è una pianta capricciosa, difficile da coltivare, che fa poca ombra, che dura poco e che richiede cure costanti e terreno concimato, né secco né umido, né esposto ai venti, insomma una coltivazione che viene a costar cara, adatta a quelli che son ricchi, pieni di soldi. L’allegria va conservata nello champagne; mentre la cachaça tutt’al più consola dalle disgrazie, quando consola.

La disgrazia è una pianta dal legno resistente; a ficcarne un germoglio nella terra, non c’è bisogno di occuparsene, cresce da sola, frondeggia, ne son piene le strade. Nel cortile dei poveri, poi, amico mio, la disgrazia nasce in quantità, non si vede altra pianta …

J. Amdado – Teresa Batista stanca di guerra