Il sardo
di tramedipensieri
Max Leopold Wagner è stato un etnologo e glottologo tedesco.
Studioso di fama mondiale e dotato poliglotta, ha svolto ricerche nell’ambito del sardo, occupandosi anche dei gerghi e delle lingue popolari, in generale ha condotto studi sulle culture dei popoli del Mediterraneo.
« Raramente lo sviluppo delle conoscenze scientifiche su una lingua è legato in maniera così stretta alla figura di uno studioso come è accaduto per il sardo con Wagner… » diceva di lui Giulio Paulis.
Lo troviamo in Sardegna per la prima volta nel 1905 per studiarne la lingua. Conosciuto e stimato dalle comunità locali ci restò per circa 50 anni superando i confini dell’interesse intellettuale per trasformarsi in una appassionata dedizione allo studio della ricca e complessa umanità di un popolo che sembra aver cristallizzato in sè e nel suo millenario isolamento una civiltà favolosamente antica e tesori inestimabili di una schiva bontà.
La parola andava scandagliata, studiata e vista sotto diversi aspetti: non ultimo quello legato alle tradizioni che, non tutti sanno, variano da paese a paese. Le prime parole nascono con il lavoro dell’uomo della vita come si svolgeva a quei tempi: la vita rurale.
Si laureò a Wurzburg discutendo una tesi sulla “formazione delle parole in sardo” e per questo ricevette una borsa di studio che gli permise di recarsi in Sardegna.
«Semplice e aspro come la natura di questi luoghi si è conservato anche l’uomo con le sue usanze patriarcali e la sua lingua conservativa» ; «È difficile trovare in Europa altre regioni in cui meglio si siano conservati le tradizioni e gli usi di una volta, e dove gli abitanti – uomini belli e liberi – ricompensano di tutti i disagi.
Fu considerato “il vero artefice della grammatica sarda”. La sua opera principale è il Dizionario Etimologico Sardo, DES, che nel 1955 gli valse il conferimento della cittadinanza onoraria contemporaneamente di Cagliari, Sassari e Nuoro.
Il sardo dei monti è un tipo totalmente differente dal suo fratello della pianura.
“Mentre quest’ultimo è di statura piccola, colorito pallido, carattere servile e tradisce chiaramente l’impronta spagnola, il sardo dell’interno è alto, con il sangue che gli si gonfia e ribolle nelle vene, ed è affezionato alla sua vita libera e indomita a contatto con la natura selvaggia […] Anche la lingua è qui più bella e più pura; è un dialetto virile e armonioso, con bei resti latini e una sintassi arcaica, quello che sopravvive in questi monti”
E ancora:
“Non si va errati se si pone in collegamento quest’uso parco di suffissi affettivi con il carattere fortemente riservato dei Sardi. Non è che la razza sarda sia insensibile: il Sardo è tutt’altro che freddo e prova amore e odio intensamente; le passioni esplodono con violenza, ma si esprimono in azioni piuttosto che in parole.
Ma in generale egli è misurato negli atteggiamenti e nel modo di camminare, bada alla propria dignità, riservato e controllato nei gesti e nel portamento, avaro di parole più che ciarliero.
Nel parlare è attento a non compromettersi e a non tradire alcun sentimento eccessivo.
Non vi è dunque da meravigliarsi che un simile atteggiamento dello spirito agisca come una camicia di forza nell’impiego di espressioni affettive”.
Questo dipinto mi ha rifatto venire voglia di rispogliare i miei libri di antropologia culturale e ne ho diversi sulla cultura sarda: Ciao Penelope e grazie
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Grazie a te….sarebbe interessante se fossi così gentile da scriverne qualche titolo…hai visto mai…
buona giornata
.marta
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Sarà molto triste se lingue dell’isola non sopravvivono. 😦
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Molto triste, la fine di una cultura.
😦
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Mi piace questo studio linguistico che non tralascia il sentimento sardo! 🙂
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Ai sui tempi dico di Wagner girare tutta un’isola a piedi o con mezzi di fortuna non doveva esser stato un gioco da poco…eh…
a voglia di aver tempo di conoscere sentimenti, persone, cose, tradizioni….e soprattutto i vari dialetti….
buona serata
grazie
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Cara Marta, ieri è stata una giornata particoalre, impegnata sino a tardi e alla fine si arriva tanto sfiniti da non poter leggere i post più interessanti. Come sono molto interessanti anche i commenti. Mi ricordo di aver presentato, al liceo, all’esame, una tesina di storia dove parlavo proprio delle conseguenze dell’unificazione sabauda delle terre italiche, sotto il profilo prettamente economico, che poi comprendeva anche la colonizzazione forzata per imporre le norme del regno. Da una parte risaltava schiacciante l’intenzione razziatrice, complice anche la connivenza dei maggiorenti locali, che si allearono immediatamente ai nuovi venuti. Dall’altra anche la noncuranza assoluta rispetto alle tradizioni, alla cultura, all’identità delle varie popolazioni. La professoressa che mi interrogò l’unica cosa che seppe chiedermi era chi teneva i contatti con il Cavour nell’ambito dei mille di Garibaldi. Mi piacerebbe tanto, ora, poter dire di essere cittadino di un Paese orgoglioso di essere unito, ma orgoglioso anche di avere tante ricchezze di popoli e culture diverse che si integrano e si rinforzano e offrono a tutti la possibilità di condividere queste bellezze linguistiche, artistiche, tradizionali. La Sardegna è affasciante, la civiltà nuragica degna della più grande considerazione e interesse, da tanta ricchezza e mistero offre. Grazie per i tuoi bellssimi post, buona serata, Signora dei Sorrisi.
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PS per la lingua, sai già come la penso! Una meraviglia che sarebbe un delitto lasciar cadere nel disuso.
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si, lo so….
è un delitto grande lasciar morire una lingua, la parola che è ricca di cultura, che è identità.
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Tempo fa avevo letto un articolo dove si parlava delle lingue e degli idiomi scomparsi o non più parlate. Sono tesori dell’umanità che si sono definitivamente persi o che probabilmente sarà difficile recuperare. Una vera pena per l’anima. Spero che si riesca in qualche modo, grazie alla buona volontà di qualcuno, a fare argine e rimediare. Grazie per quanto sai essere stimolante con queste belle proposte.
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Ogni anno in tutto il mondo scompaio tante lingue minotarie..tantissime….
Tra qualche decennio scomparirà anche il sardo 😦
La Regione in questi ultimi anni cerca di recuperare…speriamo bene…
Grazie a te mauro
buonanotte
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Se qualcuno continua a crederci, le cose si fanno e i risultati si ottengono. Buonanotte, marta.
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Bisogna attrezzarsi
………… da “ieri”.
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Vero! Nel mio piccolo cerco di provarci lavorando per la gente e non per obbligo o solo per il denaro.
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…è il modo migliore ed il più corretto….
penso
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🙂
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Quando leggo la storia del banditismo in Sardegna…be’ qualche volta mi convinco che tutto sommato questi banditi han fatto bene a ribellarsi. L’imposizione di nuove regole, applicate per lo più ingiustamente, senza tener conto di un sistema, forse anche sbagliato non dico che fosse il massimo…, sul quale si reggeva una società ha fatto andare in tilt certe consuetudini.Un pò come si è fatto con gli indiani d’america, per capirci.
Ecco è stata un’unità fatta di sfruttamento e sopprosi: ma non solo la nostra Isola ma anche tutto il ricco (allora) sud. E’ stata un’unità fittizia, perchè non è così che si uniscono i popoli….
Non preoccuparti, prima ci sono gli impegni quotidiani e poi…le letture.
sempre grazie del tuo passaggio
buona serata
.marta
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Condivido molto, il banditismo probabilmente era un movimento rivoluzionario, in sé, credo solo che sia degenerato in seguito. Condivido anche per il discorso dell’unione dei popoli. Solamente, ora, non solo in dimensione italiana, ma anche europea, è ora di capire che le cose belle, le opportunità, il bene di tutti e non solo quello di pochi, sono cose che si costruiscono insieme, collaborando, unendo le proprie peculiarità per completarci. Ma su queste cose io sono un po’ utopistico, forse. Buona serata Signora dei Sorrisi.
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L’economia distrugge le comunità. Le sue leggi tendono a questo: alla disgregazione.
buona serata
.marta
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E’ per quello che credo in una economia sostenibile, equa e attenta al bene comune. Ma non sono né un economista, né un politico…
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Sperem…..
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E buon risveglio di speranza… 🙂
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Buona giornata 🙂
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Buna giornata! 🙂
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🙂
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L’importanza della cultura si nota in cose , anche piccole, ma che si apprendono passo passo.
Grazie per questo nuovo mattone, grazie perchè aiuta me e chissà quanti altri ad edificare …
Gincarlo
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Anche queste piccole notiziole in un tempo così denso di informazioni non sono male. Su molti blog si trovano davvero delle notizie, riflessioni che mi soprendono piacevolmente.
ciao
buona serata
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Chissà com’è un occhio esterno coglie sempre in modo tanto più puntuale gli aspetti fondamentali di una cultura.
“Uomini belli e liberi”… Caspita, se è vero. Ciao! 😉
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In questo “caspita, se è vero.”..noto e sento che c’è di più…;)
buona serata
.marta
Ho già scelto le poesie ma non riesco a motivarle… 😦
hahahh ahah
non so che fare ….
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😛 Di più, ci sono anni di frequentazione dell’isola e degli isolani e tante belle amicizie ancora vive 🙂
Ps. Non obbligano al commento, vai pure di autore e titolo e verrà sicuramente apprezzato. Buonanotte!
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Grazie Francesca!
Ora vado….
buonanotte e buon domani
PS: frequentazione eh….bene, bene….ecco perchè! 😉
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Sono andata sulla pagina del blog…ma non ho trovato lo spazio per il commento…..è strano questo pomeriggio lo vedevo…
O sono io che a quest’ora non vedo bene °_°
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Uno scritto importante sulla vita della tua meravigliosa terra
Abbracci
Mistral
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Importantissimo…Mistral
grazie
buona giornata
.marta
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Ma che bel post Marta! Veramente bello per parlare della tua terra e soprattutto delle persone che la abitano. Complimenti, tantissimi. Io il tuo dialetto non lo capisco ma ha davvero un suono particolare. Un bacione.
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Grazie!!
(Ci sono tanti dialetti che qualcuno non risco a parlarlo e capirlo nemmeno io ….ssssttthhhhhh, non dirlo però 😉 )
notte!
ciao
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Muta come un pesce! Comunque, volevo anche dirti che preferisco il Sardo delle montagne! Ruspante! 😉 Bacino.
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ahha ahah ahha
che tipa che sei…. 🙂
abbraccio!
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A scuola si parla di ciò di cui è permesso parlare.
Anche i maestri, professori non sono liberi completamente.
Purtroppo!
Non si ha uno scambio vero di idee diverse.
Alcuni tentano spesso, con risultati non positivi.
Questa è semplicemente la mia sensazione.
Se vai a dormire, Marta cara, ti auguro una notte serena!
♥
gb
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E’ vero: gli insegnanti non sono liberi.
In più mettici che ognuno ha il metodo che ha….quindi.
Ma ora non è più come una volta…i ragazzi hanno più possibilità dì ricevere informazioni….
Buona e serena notte!
a domani
♥
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Sì, Più possibilità di ricevere informazioni, troppo rapide però, senza molto approfondimento, spesso.
Comunque più possibilità ci sono.
Sta ad ognuno il “cercare”, un “cercare che non galleggi solo per poco”.
Ci vorrebbero molta più “onesta” e “coraggio” in tutti.
♥
Che belli i dipinti di Biasi!
♥
gb
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Troppo rapide è vero…ma anche nelle scuole oggi con il sovrannumero di studenti…non è che le insegnanti facciano in tempo ad approfondire.
Purtroppo è un “mondo” che brucia in fretta..
I dipinti sono stupendi, la sua arte mi piace moltossimo.
ciao gb!
a presto…
♥
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grazie da sardo … mi sento onirato da questi discorsi .. p
…radici
vengo da tutte le cose
della mia terra
dal suo mattino
che apre
e dalla sera
che chiude
il mio giorno
seminato per me
dalla Vita
vengo dal vento
che soffia
sopra il mio giorno
e la scalda tutta
la mia terra
la sera
rinfresca la notte
già piena
e fugge al venir
del mattino
vengo dalla musica
delle sue parole
che raccoglie pensieri
dai cuori
per intonarle al vento
inventando le storie
più belle
per regalare ai curiosi e
alle stelle
io vengo dal suono
dei canti per la terra
fresca al mattino
dimenticata e persa
dai pensieri di
molti innocenti
rovinati nelle notti
di maggio
da amori incompresi
vengo dal respiro
dei racconti
dalla mia gente
per consegnare
al mondo
il grido di impotenza
quando la notte
é nera
e molto grigia p
é la sera
vengo dal fuoco
delle nostre passioni
che suggellano i tratti
e consegnano ai fatti
le storie delle nostre
visioni
e vengo per danzarle
tutte le melodie della mia terra
mentre mi rivive dentro
coi rumori e i suoni
dei suoi frutti maturi
conservati e freschi
per le nostre stagioni
vengo per sognare ancora
che il suo mondo sia diverso
da quello disegnato
dai pensieri d’altra gente
come storie per diversi
venduti mangiati e persi
vengo per restare
e scriver una canzone
per chi la vuole cantare
sicuro che la sua musica
é fatta per sognare
il giorno per danzare
e la sua notte é sempre
lunga
bella
per sognare
pensando
al domani
di questa buona terra
isolata e sana
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Ma grazie!
Sei gentile….ed davvero bella, si sente l’emozione e il legame con la Terra: la nostra!
salute e trigu! e beneinui!
adiosu
.marta
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Gemme incastonate,
occhi di sardo
parlano e raccontano
la vita.
Sempre vivi
tra i segni
del tempo,
accesi sguardi
imperscrutabili.
Talvolta
limpida acqua marina,
smeraldo profondo
o ambra speziata
o carbone ardente.
Ti guardano
e non puoi sfuggire
devi ascoltarli
raccontano emozioni
suscitano desideri
più della parola stessa.
Ti scrutano
fieri schietti
mai vinti
addolorati o affaticati
ma dolci e seducenti
come i profumi
della loro terra
alla quale ti riportano
ogni volta
che in essi
ti specchi.
Marinella Addis
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Oh, che bella!
Versi veri!
🙂
gb
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🙂
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Anche la poesia di pino è bella!!
Mi piace molto….
🙂
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Anche a me! 🙂
gb
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grazie sardo ! pino
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grazie marta sarda …l’avevo intuito dalla profondità dei tuoi pensieri e dalla generosità dei tuoi sentimenti … è inutile …la nostra gente è come te … se mi perdoni l’invadenza e mi ospiti ancora un pò …ti faccio un altro regalo …sardo … a si biri allestru in su blog miu ! pino
commozione
bella
questa terra
la mia
terra
distesa
sane le parole
che la cantano
puri i pensieri
che la pensano
la mia terra
la mia
bagnati
i movimenti
che la ispirano
e le linee
quando la pensano
come le lacrime
che nascondo
per non farla soffrire
questa terra
la mia terra
la mia
perchè le manco
davvero
alla mia terra
e lei lo sa
da sempre
come lo so io
dal terrazzo di
questa vita
la mia vita
la mia
sono io
la mia terra
e lei è come me
lontani e vicini
compresi e incompresi
affamati noi
entrambi disperati
rassegnati
felici e innamorati
sardi entrambi
non solo per gli altri
separati per amore
…da sempre
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Grazie!
E’ stupenda….ma l’hai scritto or ora?
Ho dato una sbirciatina al tuo blog…dovrò tornarci, è chiaro…c’è molto da leggere 🙂
grazie ancora
buona giornata
.marta
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Amo i tedeschi, come studiosi, perchè hanno una capacità sorprendente di andare fino in fondo!
gb
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Ne sono convinta gelso…qui oltre al famoso Wagner ci sono stati altri tedeschi grandi studiosi di erbe selvatiche medicinali.
Qui più che altrove si trovano degli endemismi particolari…
Si notano gruppi anche in piegno inverno…
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I tedeschi hanno sempre “amato” l’Italia.
Basta pensare a tutti gli scrittori, i poeti, i musicisti tedeschi che sono venuti in Italia con ammirazione per la bellezza del nostro paese e la nostra cultura.
Certo l’Italia è sempre stata una nazione strana.
Noi non possiamo ribellarci di fronte ad alcune critiche…
Ciao, Marta carissima.
Cuoricino
gb
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E’ vero, verissimo gelso!
No, affatto…non ci dobbiamo ribellare solo imparare…e correggere nel caso…
Ciao gelso
ti sorriso
.marta
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La popolazione sarda ha da sempre suscitato un notevole interesse in genetica umana sia per la peculiare distribuzione delle diverse varianti genetiche, sia per le numerose malattie su base genetica particolarmente frequenti nell’isola.
Oggi è possibile stilare un primo bilancio delle evidenze accumulate nel corso degli ultimi anni e tentare di ricostruire alcuni avvenimenti della storia evoluzionistica di questa popolazione.
Dall’analisi dei vari sistemi genetici fin qui analizzati si evince che la popolazione sarda, pur collocandosi nell’ambito della variabilità europea, manifesti tutta una serie di caratterisitiche di unicità.
Alcune varianti genetiche particolarmente frequenti in Sardegna sono rare o assenti in altre popolazioni, mentre altre varianti comuni al di fuori della Sardegna sono rare nell’isola.
Queste caratteristiche peculiari si spiegano solo attraverso un lungo isolamento plurimillenario rispetto alle altre popolazioni.
http://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=370&s=37041&v=2&c=3280&nc=1&sc=&archivio=2&qr=1&qp=3&vd=
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Interessantissimo tutto questo che hai scritto ed il link che hai segnalato.
Grazie.
gb
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Si, anche io ho trovato questo link molto interessante e mi riprongo di approfondire…
C’è così tanto… che il tempo non mi basta 😦
grazie a te gelso dell’interessamento
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Mi interessa tutto questo veramente, Marta!
🙂
gb
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Ci credo gelso, ci credo 🙂
sento il tuo entusiasmo…
grazie
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Sì. Il mio entusiasmo. Hai detto bene!
🙂
gb
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🙂
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Per un tedesco la passione è così! Io amo i tedeschi.
Credo sia un libro da leggere quello che indichi.
La Sardegna, come tante altre nostre regioni, andrebbe riscoperta da noi italiani.
La Sardegna non è solo Porto Cervo.
Molto interessante anche l’opera di Biasi!
Brava Marta!
Buona serata.
Un abbraccio
gb
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Davvero….non so dirlo perchè non conosco nessun tedesco.
Il libro indicato non l’ho letto anche perchè è, anche se importante, un dizionario.
Ho letto invece di Wagner: La lingua Sarda e La vita rustica entrambi straordinari.
Ogni regione meriterebbe di essere conosciuta meglio, su questo… sono d’accordissimo con te.
Giuseppe Biasi è un noto pittore, e le sue opere sono splendide davvero…ho avuto difficoltà nello sceglierle qui puoi averne una traccia……http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Biasi
Grazie gelso del tuo passaggio
sempre gradito
un sorriso
.marta
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Dall’etimologia si risale a tutto, Marta!:-)
E’ importante quell’opera, da te citata, nel post, un dizionario etimologico sardo.
Mi hai indicato altri due libri estrememente validi ed interessanti.
Giuseppe Biasi è molto bravo davvero.
Quanto dovremmo sapere che ignoriamo, di quanto dovremmo interessarci.
La Sardegna merita molto il nostro vivace e profondo scoprire.
Un sorriso ed un abbraccio
gb
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Certo che è importante….ma non l’ho letta…volevo dire questo. Gli altri li ho letti eccome…sono eccezionali…!
alcuni passi:
“I più antichi abitatori della Sardegna, di cui si ha conoscenza, appartengono, in base agli scheletri trovati, alla razza mediterranea; erano dolicocefali, avevano la pelle scura, i capelli scuri, neri e castani, ed erano di statura bassa; erano, comunque imparentati agli Africano del Nord.
Così si spiega che gli antichi parlino qualche volta di Sardo-Libi”…
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Leggerò tutto con passione, Marta!
L’argomento mi interessa molto!
Tu sai che io ho visitato bene anche la Sardegna dell’interno.
Ti abbraccio, Marta cara.
gb
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Certo che lo so! Lo ricordo perfettamente!
Mi colpì molto….piacevolmente, devo dire…
Un pò è come se mi conoscessi….
buona serata gelso
ciao
.marta
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Amo il modo di essere dei Sardi.
Non lo scrivo qui perchè tu sei sarda, Marta!
Credo che tu, ormai, mi conosca!
La tua Terra è fonte di grande stupore per me!
Terra eccezionale!
La visiterò ancora ed ancora!
Tre cuoricini
gb
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Mille cuoricini!!
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Il mio affetto vero, Marta!
gb
e tutti i cuoricini possibili!
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♥
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il popolo sardo è meraviglioso;
una parente della mia signora, tanti, tanti anni fa, si recò in sardegna per un viaggio e, in un paesino vicino a tempio, conobbe un giovane vedovo; si innamorò, lo sposò e rimase lì tutta la vita, dove esercitò il suo lavoro di maestra elementare; suo marito era un uomo austero, silenziosissimo e smisuratamente generoso, trascorreva diversi mesi l’anno in foresta a estrarre il sughero; gente davvero vera
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Grazie diego, penso lo sia. Penso che grazie all’insularità si siano conservate determinate caratteristiche che la contraddistinguono dal resto d’Italia. Negli ultimi 20-30 le cose sono notevolmente cambiate ma i “caratteri” di base permangono.
Tempo fa la Sardegna era terra di confino. Qui venivano inviate tutte quelle persone che in un modo o nell’altro erano da punire: come poteva essere un ufficiale carabiniere o un impiegato pubblico che creava fastidi.
Molti di questi si sono talmente integrati che non sono più andati via e han messo su famiglia…
Certe tradizioni e la lingua sarda ancora resistono, perlomeno al centro dell’Isola, e dove le madri parlano ancora il sardo. Perchè ne abbiam poco da fare e dire…se la lingua non si parla all’interno della famiglia questa è, con il tempo, destinata a monire.
Purtroppo.
grazie del passaggio Diego
buona serata
.marta
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Interessante, non sapevo della diversità dei sardi di pianura e quelli dei monti. C’è, secondo te, del vero nell’interpretazione di questo studioso?
Buona serata!
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Certamente nel 1900 era così…i suoi studi sono talmente approfonditi che non c’è da dubitarne. Vivere 50 anni in un determinato territorio vuole significare una conoscenza profonda di tradizioni e di caratteristiche fisiche.
Penso ora col passare del tempo, 100 anni non so pochi, la razza si è mischiata come si dice e la struttura fisica è certamente diversa.
Si diceva ad esempio che tutti i sardi, quelli esistenti nel periodo della civiltà nuragica erano tutti di bassa statura; lo si evince dal tipo di costruzioni che ancora oggi si possono trovare un pò ovunque nell’Isola: dai Nuraghi ai villaggi tipo Barumini, o Nuraghe Palmavera vicino ad Alghero….
Buona serata
grazie
.marta
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proprio non lo sapevo (e lì per lì, leggendo Wagner , avevo pensato al musicista!). buon pomeriggio
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Buon pomeriggio…in effetti …;)
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Interessante, buon pomeriggio Marta! 🙂
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Buon pomeriggio 🙂
Grazie
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Molto interessante ed importante questa presentazione che ci conferma l’origine della lingua sarda e della sua importanza che conserva tutta la sua freschezza. Importantissima anche da un punto di vista sociopsicologico la nota relativa alla differenza comportamentale tra i Sardi di pianura e quelli delle zone montane, le più impervie, come il loro carattere duro e fiero.
Mi piace molto. Ciao. Buon pomeriggio. Osv.
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Il post è più lungo del previsto…ma tant’è….
E’ stato interessantissimo, almeno per me, leggere i suoi libri.
Una persona che si è appassionata davvero nel comprendere una lingua completamente diversa dalla propria e nella quale non deve esser stato facile poichè… si inserivano diversi vocaboli appartenuti ad altre lingue di popoli dominatori.
L’Italiano è stato per i Sardi una lingua Imposta….
Grazie Osvaldo
buon pomeriggio
.marta
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Non solo per i Sardi! Il Regno d’Italia non fu mai proclamato ed, infatti, il Re piemontese del Regno di Sardegna, se fosse stato proclamato il Regno d’Italia, avrebbe dovuto assumere il nome di Vittorio Emaniele I°, in quanto primo re del neonato nuovo regno. IInvece, continuò a chiamarsi Vittorio Emanuele II° perchè il nuovo regno altro non era che l’allargamento a macchia d’olio, per annessione, dei piccoli staterelli piò o meno regionali e provinciali ai quali veniva tolta ogni autonomia ed imposta la legge dei Savoia, la lingua dei Savoia, successivamente, lo Statuto dei Savoia predatori.
Per la Sardegna la cosa fu più grave perchè non c’è stata nemmeno la necessità dell’annessione. Casualmente, come è avvenuto per uno dei miei blog,è stato costretto a cambiare “piattaforma”!
Ma queste cose credo che nelle scuole non le insegnino nemmeno in Sardegna!
Ciao. Buon pomeriggio.
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Lascia stare Osvaldo non parliamo di quel periodo …. non ne parliamo! Quanto danno han fatto qui i Savoia 😦
I sardi lo sanno altrochè se lo sanno!
Se non lo han studiato a scuola tranquillo che vi hanno provveduto i nonni, i genitori e i poeti, per non parlare del grande Gramsci….
Buona serata
.marta
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E’ quello che speravo mi dicessi a proposito della tradizione orale dei popoli oppressi. A scuola, credo proprio che non se ne parli mai di questi aspetti della storia nazionale!
Ciao. Buona notte
.
P.S. nemmeno di ciò che ho appena scritto nel mio blog se ne parla a scuola! Almeno non di tutto!.
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Hai ragione non si parla mai di tutto….:(
buonanotte, ciao
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