L’inferno è in terra OPG
di tramedipensieri
Nel blog di Solounoscoglio http://solounoscoglio.wordpress.com/ si è parlato di
ODG “Ospedali Pischiatrici Giudiziari“
luoghi di cui l’opinione pubblica non sa, non conosce il significato effettivo.
Poichè la parola usata prima era Manicomi.
Nulla cambia con il cambiare la terminologia. Di fatto questi luoghi sono diventati dei veri lager.
Anche altri blogger hanno fatto girare questa importante informazione poichè poco si sa dell’argomento.
E’ meglio fare girare queste notizie affinchè si sappia come vivono i malati psichiatrici “detenuti” in questi Ospedali nel terzo millennnio.
“Una volta l’inferno era in terra e si chiamava Bedlam. ‘Philadelphia State Hospital’, così diceva la placca dorata fissata a una delle due massicce colonne squadrate che sostenevano il cancello d’entrata. Bedlam era l’ultima spiaggia per gli incurabili, per gli indigenti che non potevano permettersi un istituto privato, per i minori senza famiglia, per gli affetti dalla sindrome di Down. Una bolgia con poche regole che nessuno osservava, in una gara animalesca di resistenza a disumane privazioni.
Sembrava un bel posto, a guardare la bella targa d’oro con i caratteri a svolazzo e il cancello in ferro battuto. Sì, un bel posto. L’istituto nacque nel 1910 con la posa del primo mattone, a venti miglia dal centro della città di Philadelphia, in Pennsylvania, e aprì i battenti nel 1912…”
Dal libro di Kristel Reed – QI
Dear friends who live in other European countries and beyond this post speaks of “Judicial Psychiatric Hospitals.” In this regard, I wanted to know how is the situation in your country, if you are aware of their operation, the treatment meted out to these people and if the state controls its good performance.
Thank you for what you can do.
Please leave your comment below the post.
Thanks
Ogni volta che ne sento parlare, rabbrividisco. Ogni santa volta.
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Idem.
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[…] https://tramedipensieri.wordpress.com/2013/06/12/linferno-e-in-terra-opg/ […]
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Grazie!
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Rettifica:
Mi è arrivata una email che precisa alcune mie inesattezze
“..hai detto che gli OPG erano i manicomi,
è un’inesattezza, i manicomi, che non esistono più erano gli OP (Ospedali Psichiatrici), dove l’unico scopo era la “cura” della malattia mentale. Sono chiusi dal 1978 e da allora sono stati creati i Centri di Salute Mentale sul territori e i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura all’interno degli ospedali generali, dove gli utenti vengono ricoverati per tempi brevi e brevissimi.
L’OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) ospita gli utenti che hanno commesso un reato (talvolta anche minimo) e dove si è ritenuta necessaria la misura di sicurezza, sono delle vere e proprie carceri dove si curano le persone con malattie mentali, infatti sono sotto la tutela del magistrato, il quale deve appurare che persista o meno la pericolosità sociale.
Questi OPG dovevano chiudere diverse volte, anche questo Marzo 2013, ovviamente il governo ha stabilito di prorogare la data di chiusura, per ora fino al 2014″.
Grazie per la precisazione ed il contributo.
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Però attenzione.
Gli OPG sono Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Quindi, fuor di metafora, sono quelli che una volta si chiamavano Manicomi Criminali. Punto e basta.
Il motivo per il quale sono stati dichiarati incostituzionali è (sentenze alla mano) che non esiste nel sistema giudiziario un’alternativa.
La nefandezza più grande è che si può finire lì dentro per reati “bagatellari” (termine tecnico per definire un reato minore) e rimanerci con proroghe di sei mesi in sei mesi.
Esiste un caso di un giovane che nel ’92 ha fatto una rapina simulando di avere una pistola tramite una mano nella tasca dei pantaloni. E’ stato giudicato incapace di intendere e di volere dal GIP, e pertanto come misura “cautelare” rinchiuso ad Aversa, uno dei 6 OPG. Al 2010 risultava ancora internato, senza sentenza.
SENZA SENTENZA!!!! 18 anni di CUSTODIA CAUTELARE SENZA PROCESSO.
E’ questo lo scandalo, è questo lo schifo.
E non parliamo delle condizioni igieniche.
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In fatto che non esista un’alternativa la dice lunga sull’interesse che si ha per queste persone…
Ma al di là di questo facevo una considerazione.
La struttura è fatta è organizzata in un certo modo…però però…nella struttura ci lavorano delle persone, giusto?
Ora non c’è scritto da nessuna parte, immagino, che queste devono comportarsi in modo violento con i “pazienti” o che altro…
Apriamo quindi un discorso di responsabilità del singolo, singolo che presta la sua opera all’interno di una struttura pubblica e che avrebbe non solo il dovere di comportarsi in modo consono ma anche e soprattutto umano.
Questo che accenni è un fatto gravissimo e terribile che lascia senza parole..ma un profondo senso di nausea e di ribellione…
Spero tanto (….) che sia l’unico caso dove una persona sia richiusa “provvisoriamente”!! senza sentenza…
😦
Ti ringrazio per questo commento, davvero…grazie
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Alternativi ci sono. In Olanda ‘pazzi’ criminali ricevono TBS, terapia dentro il prigione. Poi si vorranno soldi e priorità.
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..tutto il mondo è paese, quindi….
buona giornata
.marta
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[…] di tramedipensieri […]
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Buongiorno Silvia, grazie
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Reblogged this on Lotjina and commented:
Ritrovare la dignità dopo un periodo di malattia psichiatrica è importantissima. Come lo puoi fare in una simile situazione? Guardate anche questo filmato: http://www.youtube.com/watch?v=NIUndUqyBBQ per informarvi.
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Grazie Lotie…spero tanto che qualcuno che stia alla Comunità Europea per i diritti dell’uomo inizi a muoversi. Davvero lo spero.
buona serata
.marta
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Terribile la situazione in Italia. Come puoi ritrovare la tua dignità dopo un delirio, se finisci in una tale prigione.
Ho mandato il link a mia sorella che lavora per il Hamlet GIP a Londra, che sta pure su wordpress. Un NGO con progetti a promuovere la conoscenza su malattie e cure psichiatriche nel mondo. http://hamletgip.wordpress.com. Lei mi ha fatto sapere che non prendono la ricerca italiana sulla psichiatria tanto sul serio, perché loro pubblicano solo in lingua italiana nelle proprie reviste italiane. Non sono molto aperte.
Io nel mio tempo libero ho tradotto poemi di Alda Merini. Per qualche tempo li ho messi online sul mio sito, ma c’era una sola ragazza belga, la visitatore interessata e sono un po’ cauta con la mia interesse pubblica per quanto riguarda il soggetto, è delicato parlarne.
tanti saluti, lo ribloggerò questo articolo.
Lotje
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Grazie cara Lotja domani leggero il link che mi hai indicato…
Si, anche questo fatto di pubblicare solo in lingua italiana è mancanza di apertura verso gli altri, una chiusura che non consente la crescita.
Detesto…questo mio paese a volte.
A presto
un abbraccio
.marta
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Vabbè, nessun paese è perfetto. Non detestare il tuo paese. Qui vedo solo gente che ci vuole abitare in Italia: le solite cose: il cibo, la clima. E hanno anche ragione un po’ 😉
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Si certo, questo è comprensibile: ognuno conosce il paese in cui vive pregi e difetti ovunque.
Ma qui, in queto momento storico, si vive in maniera pessima solo perchè anzichè gestire la cosa pubblica si fanno i comodi loro.
E il bello sai qual’è che noi ne siamo informati!
…e non facciamo niente…. 😦
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…sento troppe volte dire “e non facciamo niente”
ma perché? cosa si potrebbe fare?
Tu davvero pensi che qualche MANIFESTAZIONE, QUALCHE SCHIAMAZZO…QUALCHE REBLOG…QUALCHE GIROTONDO O CHE NE SO CHE POTREBBERO BASTARE?
MAGARI…
(uffa, vedi? m’è scappata la maiuscola…la lascio.)
Scusa, marta, ma sono un po’ sfiduciata e tutto questo coro di “non facciamo niente” mi da un po’ fastidio. Perché proprio non so cosa si potrebbe fare. E, ancz, credo non ci sia porpiro niente da fare…
Tra l’altro, è un argomento, questo del tuo post…che mi sta particolarmente a cuore…
Buongiorno, cara…
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Buongiorno!
Capisco l’uso inevitabile del maiuscolo e lo ritengo un forte segnale di, in qualche modo di “dolore”. Il dire “non facciamo niente” lo uso spesso perchè è così: io non faccio niente anche se, come tu dici, non saprei che fare…da quale parte iniziare.
Il “non facciamo niente” non è chiaramente riferito in particolar modo all’argomento del post. E’ chiaro che essendo profondamente ignorante in materia veramente sarei a dir poco ridicola solo al pensare di diventare un’esperta e\o paladina di sa che solo perchè tocca certe sensibilità compreso lo sdegno etc.
E’ riferito soprattutto alla non costruzione di uno Stato che sia civile, uno stato di diritto…
I ladri ci sono sempre stati. Con la differenza che prima rubavano con eleganza ma concedevano anche le carote. Ora invece il comportamento è proprio sfacciato ora le cose si sanno, li vediamo no… al governo che litigano tra loro per aria fritta fregandosene allegramente del popolo (popolo che, diciamocelo, ha paura di perdere quel piccolo privilegio o chissà che…).
Manifestazione?….si ci abbiamo provato noi sardi ad andare a Roma ricordi..i pastori sardi? Sono stati bloccati a Civitavecchia.
Ci stanno levando la libertà.
Certo che sei sfiduciata…è comprensibile, io aggiungo amareggiata anche per quel mi riguarda.
Quindi se non c’è niente da fare….bene, allora non perdiamo tempo e non lamentamioci inutilmente.
Penso invece che anche una piccola manifestazione, uno schiamazzo, un reblog o che so io…ecco anche un girotondo è un segnale. Piccolo?
Ma è significativo. Importante.
Ricordo a me stessa, a te a chi legge…che molte decisioni e prese di posizioni sono state cambiate proprio a seguito di manifestazioni; che molti casi sono venuti fuori grazie alla rete, ai reblog ai link…mai avrei saputo, per dire del caso Cucchi.
Se l’opinione pubblica…non avesse compreso la gravità di quel che è successo il caso sarebbe passato inosservato. E chissà quanti altri….
Poetella cara è una domanda che mi farò sempre, perchè è questo tipo di domanda che mi pone in condizione di vedere ciò che mi sta accanto. Di spronarmi in qualche modo e di chiedermi cosa posso fare nel mio piccolo…senza guardare ciò che fanno gli altri.
La poesia di B. Brecht è la mia guida. Chi parlerà per me dopo i miei silenzi?
Caspita!
Scusa mi sono dilungata tanto…per non dire quasi niente. Ah…avercelo il dono della sintesi…
Buona giornata
grazie del tuo passaggio e della tua opinione.
.marta
PS: Penso che tu, più di me, tocchi con mano la realtà. Essendo un insegnante e una persona sensibile (non dire di no perchè i tuoi scritti parlano) credo, anzi ne sono certa, che ciò che vedi ti fa male.
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Già…
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…..
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Questa notizia sta girando molto oggi, ed è un bene!
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Si, è un bene che se ne prenda coscienza…
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L’ha ribloggato su passoinindiae ha commentato:
falla girare….
per saperne qualcosina in più. vedi:
http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_3_4_4.wp
http://www.superando.it/2013/05/23/ospedali-psichiatrici-giudiziari-ne-rinvii-ne-trucchi/
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Grazie per il reblog e per aver aggiunto questi importanti link
un abbraccio
.marta
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cose che si sanno…
come invece vivono quelli che, abbandonati a se stessi, hanno in casa una persona con gravi problemi mentali che devono accudire, gestire, proteggere, sopportare senza che nessuno li aiuti…
questo si sa meno…
Mah…inutile parlarne. Tanto…
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Si sa anche quello poetella, si sa.
Lo Stato è completamente assente. Gli anziani abbandonati a se stessi.
e mi chiedo perchè mai non riusciamo a far sentire la nostra voce, noi che possiamo per loro…
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m’intrufolo qui, perché concordo con poetella, avendo purtroppo, sull’argomento, occhi per vedere da vicino…i più deboli pagano sempre sulla loro pelle…
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Beh…su questo punto non è che io dissenta, eh…
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🙂
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Non sai quanto è dannoso l’atteggiamento di chi dice”tanto non si può fare nulla…”
Non si possono chiudere gli occhii, solo perchè non ci piace quello che vediamo!
Quale speranza avrebbero tanti poveri cristi rinchiusi in quelle aberrazioni, se noi, al caldo dei nostri agi, non credessimo che tutto valga la pena, anche un clik, perchè quella speranza non muoia?
Ieri ho postato un link di un video: se una sola coscienza proverà vergogna per quello che vede, questo labirinto inutile di sciocchezzaio che è la rete, non esisterà invano.
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Ciao Iraida…be’ non penso sai sia un modo per chiudere gli occhi, a volte vedere certe immagini può sconvolgere. Il filmato non sono riuscita a guardarlo sino alla fine.
Però voglio sapere, voglio esserci a parlarne, voglio fare un click affinchè se ne parli.
Parlarne è sempre meglio che ignorare.
Qualcosa anche minima si può e si deve fare.
In qualunque modo e ciascuno secondo le proprie possibilità.
La frase a me il “tanto non si può fare nulla” fa male…soprattutto quando nei miei “pensieri” cerco di capire come risolvere una data cosa. E’ una resa…e a me la parola mi urta, arrivo alla resa quando so che ho lottato, graffiato, urlato: non prima. Magari non faccio niente…però dentro me, so che non mi sono arresa, che sono pronta, che ho un atteggiamento positivo.
La rete è da prendere con le pinze. bisogna anche sapere che si sta condividendo un fatto realmente accaduto e che, soprattutto, sia riportato con un liguaggio libero e scevro da condizionamenti. A mio parere bisogna sempre e sempre tener conto che non tutti possiamo sostenere certe visioni. Il sapere, il conoscere non deve passare necessariamente attraverso la visione di “violenza” e maltrattamenti.
grazie del passaggio
un caro saluto
.marta
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Che cosa orribile.
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Si.
Non si può non parlarne.
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si, ho visto….non ho parole.
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Le dovremmo trovare.
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si, le ho ma nessuna è all’altezza…. per ora ho ribloggato. notte
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Nemmeno io, purtroppo. Infatti ho scritto “dovremmo”.
notte a te, grazie del reblog.
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L’inferno; questa è la parola giusta!
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Non possiamo non sapere. Non dobbiamo tacere.
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…e possibilmente è necessario non dimenticarsene domani e dopodomani e dopodomani ancora. Chissà se oltre al film c’è chi ne sa qualcosa in più, se son state fatte delle inchieste serie. E se c’è, sarebbe gran cosa se volesse parlarne nel web!!
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Concordo: ognuno che dia il proprio apporto in fatto di conoscenza e\o anche pareri, considerazioni. Tutto è importante per capire. Divulgare è un ottimo inizio!
grazie anche a te stile ho visto che hai pubblicato un post in merito.
ciao
.marta
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