Carrasecare

di tramedipensieri

E se vuoi un Carnevale che non ce n’è un altro sulla terra,
vattene a Mamoiada
vedrai l’armento con maschere di legno,
l’armento muto e prigioniero,
i vecchi vinti, i giovani vincitori:
un carnevale triste, un carnevale delle ceneri:
storia e misura di ogni giorno,
gioia condita con un po’ di fiele e aceto, miele amaro.

Salvatore Cambosu

Il carnevale sardo è forse la festa più sentita in tutta la Sardegna, certamente per la molteplicità dei riti, delle cerimonie, delle maschere la più ricca e varia. Il carnevale sardo è solo superficialmente collegato al calendario liturgico, ma rimanda a epoche molto più remote e lascia intravedere un nucleo mitico, religioso e culturale precristiano e millenario.

Mamuthones - Maschera di Mamoiada

Mamuthones – Maschera di Mamoiada

Una tra le più conosciute di queste maschere, quella del Mamuthones, ha dato luogo a interpretazioni e spiegazioni molto differenti:
Secondo Dolores Turchi si tratterebbe di una delle poche tracce rimaste dei culti dionisiaci praticati in tutta l’area del mediterraneo, con cui veniva rappresentata la passione e la morte di Dioniso, dio della natura, dell’estasi che muore fatto a pezzi per poi risorgere. Lo stesso termine “carresecare”, con cui viene chiamato il carnevale, ha il significato di “carne da tagliare, da fare a pezzi”, e alluderebbe a quel momento del rito dionisiaco in cui la vittima veniva sbranata viva, in ricordo del sacrificio del dio.
Per la studiosa anche i termini “mamuthone” e “maimone”, così diffusi nel carnevale sardo, risalirebbero ai culti dionisiaci in quanto deriverebbero dai termini greci “maimatto” e “mainoles”, che significano “pazzo”, “furioso”, “tempestoso” , epiteti di Dioniso.

Mamuthone e Issohadore di Mamoiada

Mamuthone e Issohadore di Mamoiada

L’Issohadore è una maschera tipica del carnevale di Mamoiada in Sardegna. Rappresenta un ruolo di dominanza rispetto a quella del Mamuthone. Le due figure non sfilano mai separate.

Nella processione del tipico carnevale, sfilano davanti, dietro e ai lati e scortando i Mamuthones usando la loro So’a (la fune) per catturare le giovani donne in segno di buon auspicio per una buona salute e fertilità, o gli amici scelti tra il pubblico e in particolare le autorità, per augurare loro un buon lavoro per il bene di tutti. Il capo issohadore, che si può definire come un grande sacerdote nuragico, impartisce gli ordini ai Mamuthones e dà il ritmo alla danza.

Il suo abbigliamento è diverso da quello del Mamuthone e viene indicato dai vecchi di Mamoiada come veste’e turcu (vestito da turco).

Il gruppo musicale i Tazenda hanno cantato questa canzone in sardo intitolata Carresecare: Carnevale. Nel video sono riprese alcune maschere.

“Balla che adesso viene il carnevale
A scuoterci la vita
Allora potrai anche dimenticare
Le grandi preoccupazioni della settimana
E il cuore no, non si stupisce
E la morte no, non c’entra
E la notte sarà invasa dal vento della primavera
Sei contento?”