La seta del mare
di tramedipensieri
Il Bisso è una fibra di origine animale di particolare pregio: viene prodotta da un grande mollusco Bivalve “Pinna Nobilis”, mollusco che vive ancora in alcune zone costiere nei fondali ricchi di posidonia del mare di Sant’Antioco.
Dichiarato animale in via di estinzione nel 1992 ora è nuovamente a rischio. E’ presente nei fondali del mar mediterraneo: il suo colore ambrato e scuro si modifica se viene esposto alla luce dove per effetto dei raggi del sole diventa color oro.
Il Bioccolo di seta, veniva estratto con uno strappo e fatto essiccare all’ombra in modo da poter eseguire una cardatura con cardi di ferro grossi e poter dopo la dissalatura della fibra, filarlo e ritorcelo con l’utilizzo di fusi pesanti.
Chiara Vigo è l’ultima interprete di un’arte straordinaria, che sa produrre capolavori che all’estero hanno più volte tentato di acquistare per cifre iperboliche; ma lei, il maestro del bisso, ha sempre rifiutato ogni offerta, perchè non è questione di soldi. Una donna dal carisma strordinario, completamente votata a far conoscere quest’arte e la storia, la leggenda, che il bisso e la sua lavorazione si portano con sé ormai da millenni. Una donna che è un tutt’uno con il mare che dona la materia prima per realizzare le sue opere.
Che non sono vendute, ma donate.
Questa è la cosa straordinaria! Quando mai in questo mondo chi ha tra le mani una fortuna non la monetizza?! Chiara no; no, lei sente e trasmette il bisogno di donare ciò che lei stessa percepisce come un dono. Di più: una missione.
Lavora e prega da mattina a sera, instancabilmente, quasi che questo impegno la renda una sorta di sacerdotessa, un anello di congiunzione tra i misteri del mare e la vita terrena, il legame tra la storia antica, il presente e il futuro che verrà.
[…] Chiara Vigo tesse la seta del mare, Maria Corda quella di montagna. Nel suo laboratorio-museo-negozio di […]
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Se non erro l’avevo visto alla televisione, se ci pensi è una cosa fantastica! L’ultima erede di quest’arte, ma ci pensi? Un abbraccio.
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Certo che ci penso. E penso anche che tutto ciò viene costantemente ignorato dalle istituzioni.
Purtroppo distruggono l’eco-sistema marino togliendo, così, ogni possibilità futura a questa splendide arte che si basa sullo sviluppo di questa Pinna Nobilis.
Buona giornata
.marta
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Marta, Volevo dirti, mia moglie gira lana con mandrini e una ruota. Lei è piaciuto molto la tua storia di Chiara. Non aveva mai sentito parlare di questa rara arte dalla Sardegna
grazie
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Mi fa piacere…se vuoi approndire l’argomento ci sono molto blog sul web dove potrai trovare di tutto. Chiara lavora anche al telaio…Hai visto il link che ho postato nei commenti?…
Saluti a te e a tua moglie!
ciao
.marta
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sì, abbiamo visto il link .. grazie!
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Bello….anche per la mancanza di lucro. Io forse non sarei stata esemplare quanto lei! Brava!
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Eh si di questi tempi è proprio una perla rara.
Lei crede in quel che fa. Ne capisce il valore…
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Chi non accetta paga una paga già ce l’ha.
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La soddisfazione è paga.
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Utile produzione artigianalfilosofica.
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Il suo è proprio un rito. Una ragione di vita.
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Qualche tempo fa avevo letto di questa signora su di un magazine, ma non vi era scritto che tutti i lavori non fossero venduti. È affascinante questo tessuto ed è meraviglioso il lavoro di questa donna
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E’ un lavoro duro e di pazienza.
Si è battuta come una tigre per poter dare la possibilità di insegnare quest’arte ai giovani…facendo leva sulle istituzioni affinchè aprissero dei corsi regionali. La selezione è molto dura. Non solo anche per poter avere dei locali dove conservare tutti i manufatti creati negli anni.
Ma la sua lotta non è sola questa.
La sua lotta riguarda anche e soprattutto la conservazione dello stato naturale del mare messo a rischio per l’attraversamento del metanodotto proveniente dalla Libia e che potrebbe mettere a rischio l’econosistema marino danneggiando così la vita e la riproduzione della Pinna Nobilis.
Grazie per il passaggio
buona serata
.marta
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Caspita, non sapevo che il bisso venisse dal mare…. Che storia importante!
Grazie per averla raccontata…
Ciao!
Chiara
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Grazie a te per aver apprezzato!
ciao Chiara!
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Per chi voglia approfondire: http://www.astralis.it/bisso.htm
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molto informato..grazie
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ci sono molte specie (vegetali e animali), in Sardegna, che non può essere trovato altrove?
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Sicuramente. Essendo un’Isola la natura è ben conservata, anche se non mancano diversi “predatori bipedi”.
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Lei ha tre parchi nazionali e delle altre riserve, di grandi dimensioni, no?
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Si, tre parchi nazionali, 8 parchi regionali, 60 aree protette, 24 monumenti naturali e 16 aree di rilevante interesse naturalistico. A queste aree si aggiungono le Oasi del W.W.F, organizzazione da tempo attivamente presente nell’Isola.
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una buona notizia.
Ho lavorato per il National Park Service qui – molti anni fa. E ‘confortante sapere Sardegna ha una protezione molto.
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Beh…se non sei mai stato in Sardegna mi sembra l’occasione giusta per visitarla!
🙂
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Grazie a te!
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Affascinante…!
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[…] La seta del mare. […]
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🙂
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bellissimo
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Fantastico!
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E’ bello sapere che a questo mondo ci sono persone come Chiara. E’ bello sapere che c’è il bisso.
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e’ bello sapere che ci sono persone che apprezzano.. grazie!
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ecco… questo è un esempio di “votare la propria vita per una causa”
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Complimenti, la Sardegna è qualcosa di unico in ogni campo. 🙂
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Straordinario. Non ne sapevo niente. Scoperta…
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Buongiorno Raimondo!
Straordinario si, se pensi che è un’arte molto antica e soprattutto sacra.
Da una piccola ricerca personale ho scoperto che in Italia…solo in un altra zona si creava la seta di mare…ed era in Puglia.
Però lì s’è persa perchè non l’hanno saputa tramandare. Qui in Sardegna, invece, la Maestra Chiara Vigo si è battuta affinchè si facessero dei corsi per poter fa si che questa tradizione potesse continuare.
Ci sono diversi siti web dove potrai documentarti meglio, se vuoi.
buon sabato
.marta
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