sono pienamente d’accordo con fromm, ma perchè alla sua citazione non hai aggiunto qualcosa di tuo, un breve brano che partisse da quello spunto, una riflessione, una vicenda vera o magari inventata?
ml brontolone 🙂
dovresti provare, Marta cara, a lasciare qualcosa scritta con la tua immaginazione o riflettendo su un qualcosa di un altro autore.
io credo ci riusciresti!
🙂
gb
Che bella, che bella! E m’era sfuggita!
Semplice, vera, e fosse facile!
Un po’ come le cose importanti, o le forme più belle.
Un buon domani anche a te 🙂
Questa citazione di Fromm mi verrebbe la voglia di contestarla, almeno in piccola parte. Se per “stare soli” lui intende “stare bene con se stessi” allora quella frase non è un paradosso.
Chi sa stare bene con se stesso, di sicuro ama (e sopporta) i propri pregi e i propri difetti, quindi sa capire (e sopportare) i pregi e i difetti degli altri, cioè, è capace di amare gli altri.
Non so se mi sono spiegato bene.
Nicola
🙂
Quanti Grandi, prima di Barbaro, hanno espresso la necessità della vera conoscenza di se stessi per poter essere stessi (ossia accettarsi ed amarsi per quello che si è) e poter accedere alla conoscenza profonda dell’altro e all’amore per l’altro.
Il primo passo è sempre la reale e profonda conoscenza di se stessi, con la accettazione e l’amore per quello che si è…
Ma per arrivare a questo bisogna prima passare da se stessi, attraverso un processo di maturazione al pari di una bella, succosa, e dolce fragola.
Notte G
Sì. Se ami stare con te stessa, ti piace la compagnia di te stessa, sei sicuramente in grado di amare veramente un’altra persona o altre persone.
“una maestra nell’amare”… lasciamo stare la maestria in altri campi…
Un sorriso, Mistral
gb
Sottoscrivo! Molto spesso infatti lo stare con un’altra persona è solo l’alibi per colmare un vuoto, un bisogno o semplicemente la paura di stare soli con se stessi.
Ho letto e riletto e quoto.
Gelso ho capito e sottoscrivo.
Sei riuscita a spiegarti benissimo.
Così come è riuscito Parolesensasuono.
Così come si è spiegata benissimo Stileminimo e così tutti gli altri.
La citazione non fa una grinza.
E’ così in linea generale.
Ma io sono per i “casi” particolari…che poi, particolari non lo sono affatto: ci sono tante, tantissime persone che non si conoscono, che non stanno bene con se stesse per tutta una serie di motivi eppure stanno bene con gli altri, non si pongono problemi di sorta e sanno dare e condividere amore. Che sia amore il prossimo o amore per una persona…poco cambia.
Certo che è serio ma vorrei si andasse avanti.
Il punto fermo è: se una persona non sa stare bene da sola, che significa non amandosi, non conoscendosi etc. etc., non riesce ad amarne un’altra.
E fin qui concordiamo.
Devo dedurne che tutte le persone che amano, che stanno bene in compagnia dell’altra metà…sono persone solitarie che hanno imparato a volersi bene.
Non può che essere così….
giusto?
un pensiero breve ma, nello stesso tempo molto complesso! Prima di saper amare…bisogna convivere con se stessi! Giusto! La solitudine ti rende più sensibile al mondo esterno, nonostante sei ben immunizzato!
Per essere in grado di amare qualcuno, devi conoscere te stesso, accettare te stesso, amare te stesso, e, quindi, devi essere in grado di stare da solo con te.
Quoto il commento sintetico e decisamente intelligente di parolesenzasuono, esempio che si può dire tutto in poche parole!
Che “gioiello” è la sintesi!
Qui non si tratta di “educazione” o “carinerie”.
Tu sai che io sono molto elastica nel mio pensiero, ma non mento mai.
Io ho scritto “DEVI!” perchè tu DEVI conoscere ed amare te stesso per quello che sei per amare validamente un’altra persona!
Questa non è una mia idea, cara amica.
Questo è il presupposto necessario per amare veramente!
Ti scrivo un altro commento!
gb
“Hai mai sentito di persone che si sono “ritrovate” e “conosciute” grazie all’incontro con una persona che l’amava per come erano?
Io si.”
Non credo alle virtù terapeutiche dell’amore.
Sono sopravvalutate, Marta.
Certo se incontri qualcuno che ti ami e che ti “aiuti” a compiere il giusto percorso per amare te stesso, allora sì!
Qui il discorso si amplierebbe troppo.
Comunque due persone che non amano se stesse, non potranno mai amarsi con esiti positivi.
Credimi.
Un sorriso
gb
E’ quello che intendevo qualcuno che ami quasi per due, almeno all’inizio…tanto da colmare la lacuna dell’altro del non conoscersi, amarsi ed apprezzarsi.
…ti credo, ti credo…
ricambio il sorriso
e grazie sempre del tuo passaggio 🙂
.marta
Dai…su che non è bello dire “non sono nessuno”. Non solo non è bello non esiste proprio…
Tu sei gelso-bianco per me. E per tanti qui che ti stimano.
Quindi…
Il “conoscersi” di cui io parlo è un accettarsi per quello che si è, è un amarsi, è la capacità di stare soli con se stessi senza problemi.
Così si è pronti ad amare realmente!
Solo così.
Dall’ “L’arte di amare”.
Capolavoro.
Ho letto quel libro quando avevo diciotto anni.
A trentaquattro è arrivato il momento di rileggerlo con cuore e spirito diversi.
Bacio.
r.
Rileggerlo dopo diversi anni lo si comprende appieno..vorrei sapere se anche a te nascono diverse domande che prima, magari, non ti sei posto.
Grazie del passaggio
.marta
Perla di saggezza.
Tra l’altro, se non sono capace di stare solo, e di stare bene con me stesso, continuerò a cercare fuori da me qualunque cosa mi distolga da me stesso. Ma tra distrazione e amore c’è una bella differenza. 🙂
Detesto chi é capace di racchiudere in 15 parole quello che io ho impiegato anni per capire, digerire, praticare.
Una di quelle frasi che, quando le leggi, senti ogni cellula del tuo corpo fare si con la testa. Nessuna esclusa.
E questo movimento generale ti provoca la perdita dell’equilibrio.
E li capisci che quelle parole hanno colpito nel segno……….
Stare soli è difficile. Se impari a star da sola ti alleni a star con gli altri. Se stai sempre con gli altri impari a conoscerli, a imitarli, a plasmarti secondo le loro esigenze magari, perchè ti assorbono, ma non impari a capire chi sei, perchè non ne hai il tempo, non trovi la concentrazione.
E se vuoi darti davvero agli altri in maniera non superficiale devi almeno sapere che cosa hai da offrire. Altrimenti è come fare un regalo senza sapere nemmeno che cosa sia e no, non funziona, o meglio, funziona malamente.Quando un po’ sai che cosa puoi offrire, e che cosa ti interessa ricevere, allora puoi stare con gli altri, più o meno serenamente e magari scoprire nuove cose, ancora, su di te e sugli altri. Così loro possono diventare un po’ il tuo specchio e ti puoi confrontare, ma per confrontarti devi avere prima eleborato qualcosa di tuo su cui confrontarti, altrimenti diventa vuota imitazione; un relazionarsi superficiale, insomma. Ci vogliono entrambe le condizioni, per crescere, credo: solitudine e presenza dell’altro.
Stare soli è difficile.
Vero.
Ma chi sta per tanto tempo solo finisce per conoscersi e per starci bene.
L’incontro con l’altro potrebbe diventare più difficile?
Domando…eh…
Condivido il tuo pensiero, questa sopra è una domanda che arriva ora ora…
NOn credo, solo si scopre che si può bastare a se stessi, quindi l’incontro con l’altro non è più un’esigenza, ma una scelta, quindi, a mio modo di vedere, assume anche un valore diverso, più profondo. E se ci pensi è la condizione ottimale, è quello che dovrebbe accadere sempre: scegliersi consapevolmente, liberamente, senza pressioni date condizioni irrisolte e via dicendo. Per arrivare a tanto ci vuole un gran lavoro, penso; ma penso anche che ne valga la pena… salvo poi incontrare qualcuno che è davvero in grado di apprezzare e di rispondere. 🙂
Ciao…si il concetto è chiaro…
l’immagine l’ho presa dal web e non so chi sia l’autore… se dovessi venirne a conoscenza lo scriverò qui…
Buona giornata
.marta
Paradossalmente si. Ma proprio perchè c’è la parola paradossalmente. Ci sarebbe tanto da dire… però è vero, se non si è in grado di amare se stessi, non si può nemmeno amare gli altri. L’uomo è un animale da branco, non può vivere da solo ma se non è capace ad amare la solitudine sarà la sua unica compagna e maestra di vita. Un abbraccio.
Eh…vero, vero…però mi chiedo quando l’amore arriva non ti da il tempo di capire, almeno inizialmente, se si è pronti; se si è stati abbastanza (….) soli da essere riusciti ad amarci e conoscerci. Che facciamo?…no, guarda passa domani che io sto ancora lì a capire come sono, se mi voglio bene, se sto bene da sola oppure no….insomma.
boh…
Io l’ho postata proprio per capire quanto sia vera questa affermazione.
Guarda Marta, posso dirti che chi stà da solo troppo tempo diventa un energumeno, antipatico e fondamentalmente triste. Non voglio sollevare polemiche, questa è la mia personale esperienza. Le persone che ho conosciuto “sole”, innanzi tutto, se erano sole un motivo c’era (guarda un pò) e poi era come se sentissero sempre la mancanza di qualcosa (qualcuno) che è umano! E’ giusto! Il brutto è quando non lo ammettono! Al di là di tutto penso che con l’umiltà, si possa anche dire “dai ok proviamo, se sbaglio perdonami, proverò a fare meglio” ma pensarlo veramente e, in ultimo, l’amore, dovrebbe essere un pò più incondizionato anzichè accettato e benvoluto più come bisogno che non come amore vero e proprio. Alla fine Marta, io penso che nella vita dovremmo aprire il nostro cuore amando tutto, si noi stessi, ma anche il cielo, il sole, arrivare alla sera e saper dire grazie. Così potremmo amare gli altri. Non sono la Madonna scesa sulla terra, sia chiaro, ho anch’io i miei 5 minuti che a volte diventano 10 ma, alla mia base c’è questo. E poi voglio dire, non è tutto molto più semplice così?
Carissima….fosse così semplice “aprire il nostro cuore” non avrebbero scritto quintali di libri; noi non saremo qui a discutere su una citazione…
Il fatto è che ognuno interpreta questa frase in base al suo essere; al suo trascorso di vita.
Ci sono molti aspetti dello “stare soli”.
L’esempio da te citato mi pare il più diffuso. 😦
Mi sembra di capire che “si capisce sempre dopo” che non ci si conosce abbastanza per capire l’altro.
Ti chiedo: Oppure non si aveva l’esperienza…o si è scambiato il sentimento amoroso con l’attrazione fisica?
Buongiorno Oniric!
Anche a me dispiace moltissimo non poter parlare il francese, ma con il “santo google traduttore”, riusciamo a comunicare ugualmente.
La tua testimonianza è importante per ribadire il concetto che esprime la citazione: è vero che è necessario amare se stessi e conoscersi per poter amare l’altro.
A volte questo lo si capisce con il tempo…
direi che è sacrosanto, anche perchè la prima persona da amare è se stessi, se non ti ami da solo è praticamente impossibile possa amarti qualcun altro
Come dicevo a Melodie…all’inizio anche io l’ho interpretata a questo modo. Pare sia l’unica che “giustifichi” il paradosso. In seguito ho avuto diversi dubbi….
A prim’acchitto anche io ho pensato questo. Poi mi sono venuti mille dubbi.
Un caro saluto
Alla fine scriverò un commento, a chiusura..
Buona giornata e grazie del tuo passaggio
.marta
E perché mai un paradosso? Se non sono in grado di stare da solo come posso dare qualcosa di me a qualcuno? Se non ho pace, come posso dare vita ad un sentimento che si proietta fuori da me, verso qualcun altro?
Buongiorno…ed infatti non lo è. Per le motivazioni che hai dato ma che ha dato anche l’autore.
Si pensa, sbagliando, che colui, o colei, che voglia stare sempre in compagnia sia più “portato” ad amare. A saper, amare.
Il paradosso, se vogliamo, sta qui….cioè nell’esatto contrario del pensiero comune.
Buongiorno Raimondo…
Vedi la risposta che ho dato a Max.
Non capisco: questo ..”….parte sempre dall’altro”.
Secondo me non parte sempre dall’altro a volte anche da noi. Che poi quest’amore sia più o meno ricambiato è un altro discorso…però qui si parla della singola persona se sia o no più portata ad amare se riesce, prima, a star da sola.
Io l’ho capita cosi.
sono pienamente d’accordo con fromm, ma perchè alla sua citazione non hai aggiunto qualcosa di tuo, un breve brano che partisse da quello spunto, una riflessione, una vicenda vera o magari inventata?
ml brontolone 🙂
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Buongiorno Massimo…
Semplicemente perchè non so scrivere. 🙂
grazie del passaggio
buona giornata
.marta
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Stento a crederci, i sardi sono nati per scrivere 🙂
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Gentile Massimo c’è sempre un’eccezione.
🙂
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mi associo alle parole di massimolegnani.
dovresti provare, Marta cara, a lasciare qualcosa scritta con la tua immaginazione o riflettendo su un qualcosa di un altro autore.
io credo ci riusciresti!
🙂
gb
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Mah…può darsi, può darsi…
grazie dell’incoraggiamento.
.marta
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Che bella, che bella! E m’era sfuggita!
Semplice, vera, e fosse facile!
Un po’ come le cose importanti, o le forme più belle.
Un buon domani anche a te 🙂
"Mi piace""Mi piace"
grazie!
ciao!
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Questa citazione di Fromm mi verrebbe la voglia di contestarla, almeno in piccola parte. Se per “stare soli” lui intende “stare bene con se stessi” allora quella frase non è un paradosso.
Chi sa stare bene con se stesso, di sicuro ama (e sopporta) i propri pregi e i propri difetti, quindi sa capire (e sopportare) i pregi e i difetti degli altri, cioè, è capace di amare gli altri.
Non so se mi sono spiegato bene.
Nicola
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Ciao Nicola…
ti sei spiegato benissimo.
alla fin fine è questo il concetto From lo presenta come “paradossalmente…” ma in fondo, forse non è.
Grazie del passaggio
.marta
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“Perchè due si conoscano a fondo è necessario siano sè stessi, ma di solito non si è stessi fino a quando non ci si conosce a fondo”
Vannuccio Barbaro
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🙂
Quanti Grandi, prima di Barbaro, hanno espresso la necessità della vera conoscenza di se stessi per poter essere stessi (ossia accettarsi ed amarsi per quello che si è) e poter accedere alla conoscenza profonda dell’altro e all’amore per l’altro.
Il primo passo è sempre la reale e profonda conoscenza di se stessi, con la accettazione e l’amore per quello che si è…
Buon pomeriggio, Marta
gb
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per poter essere se stessi… errata corridge;-)
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Le opinioni, Marta, sono sempre valide!
Dovrebbero essere costruttive!
Ti abbraccio
gb
Fromm, con il suo pensiero, stimola molto.
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E’ importante esprimerle liberamente per imparare a “costruire e costruirsi”.
Un sorriso
.marta
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Ti amo peché mi manchi o mi manchi perché ti amo?
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La seconda.
…..
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🙂
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Questa sintesi è la migliore in assoluto.
Perchè si ama così come si è. Come è l’altro.
E’ questo che vuoi dire?
ciao
.marta
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Non è un amore dipendente da bisogni personali, da proiezioni facilmente intercambiabili… Ama veramente e consapevolmente quella persona.
Ciao. G
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Certo che si.
ciao
.marta
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Ma per arrivare a questo bisogna prima passare da se stessi, attraverso un processo di maturazione al pari di una bella, succosa, e dolce fragola.
Notte G
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Allora dovrei essere una maestra nell’ amare, visto che la compagnia di me stessa mi piace molto
Baci
Mistral
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Bello il “dovrei”…eh eh perchè pure io…dovrei!
Frase vera ma…
Abbraccio
.marta
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Fammele incontrare, cara, queste persone!
Persone che non stanno bene con se stesse, veramente capaci di amare…
Ciao, Marta!
"Mi piace""Mi piace"
Sì. Se ami stare con te stessa, ti piace la compagnia di te stessa, sei sicuramente in grado di amare veramente un’altra persona o altre persone.
“una maestra nell’amare”… lasciamo stare la maestria in altri campi…
Un sorriso, Mistral
gb
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Sottoscrivo! Molto spesso infatti lo stare con un’altra persona è solo l’alibi per colmare un vuoto, un bisogno o semplicemente la paura di stare soli con se stessi.
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Accade anche questo, si.
Buona giornata
.marta
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Oh, penna bianca!
Tu hai compreso!
Ti sorrido
gb
Grazie, Marta, per dare la possibilità del contradditorio tra ospiti!
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Grazie a te per la partecipazione!
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Probabilmente io non sono riuscita a spiegarmi bene!
Rileggi ciò che ha scritto parolesenzasuono!
Sinteticamente, lui ha detto ciò che tento di far comprendere io!
gb
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Ho letto e riletto e quoto.
Gelso ho capito e sottoscrivo.
Sei riuscita a spiegarti benissimo.
Così come è riuscito Parolesensasuono.
Così come si è spiegata benissimo Stileminimo e così tutti gli altri.
La citazione non fa una grinza.
E’ così in linea generale.
Ma io sono per i “casi” particolari…che poi, particolari non lo sono affatto: ci sono tante, tantissime persone che non si conoscono, che non stanno bene con se stesse per tutta una serie di motivi eppure stanno bene con gli altri, non si pongono problemi di sorta e sanno dare e condividere amore. Che sia amore il prossimo o amore per una persona…poco cambia.
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Scusami, Marta, per i miei troppi commenti, ma… l’argomento è troppo serio per poter non dare vita ad un contradditorio.
Grazie.
gb
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Certo che è serio ma vorrei si andasse avanti.
Il punto fermo è: se una persona non sa stare bene da sola, che significa non amandosi, non conoscendosi etc. etc., non riesce ad amarne un’altra.
E fin qui concordiamo.
Devo dedurne che tutte le persone che amano, che stanno bene in compagnia dell’altra metà…sono persone solitarie che hanno imparato a volersi bene.
Non può che essere così….
giusto?
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In tanto “solitario” vuol dire una cosa…”stare bene con se stessi”, “avere la capacità di stare soli” un’altra…
Se vuoi, Marta, possiamo parlarne privatamente!
Un abbraccio ancora
gb
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un pensiero breve ma, nello stesso tempo molto complesso! Prima di saper amare…bisogna convivere con se stessi! Giusto! La solitudine ti rende più sensibile al mondo esterno, nonostante sei ben immunizzato!
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Non è facile, in effetti…
Buona serata
.marta
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Per essere in grado di amare qualcuno, devi conoscere te stesso, accettare te stesso, amare te stesso, e, quindi, devi essere in grado di stare da solo con te.
Quoto il commento sintetico e decisamente intelligente di parolesenzasuono, esempio che si può dire tutto in poche parole!
Che “gioiello” è la sintesi!
Buona serata, Marta!
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Caro gb…personalmente ci metto un “dovresti” anzichè “devi”.
Penso che non si finisce mai di conoscersi.
Hai mai sentito di persone che si sono “ritrovate” e “conosciute” grazie all’incontro con una persona che l’amava per come erano?
Io si.
Buona serata anche a te!
.marta
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DEVI!
Non puoi amare veramente un altro se non ami te stesso prima!
Non è questione di “dovresti”…
Questa non è solo una mia idea!
Poi ritorno e rispondo meglio a ciò che scrivi sull’incontro…
gb
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…è così carino…il si dovrebbe…
Devi scritto tuttomaiuscolo e con il punto esclamativo mi fa proprio paura…. brrrrr…
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Qui non si tratta di “educazione” o “carinerie”.
Tu sai che io sono molto elastica nel mio pensiero, ma non mento mai.
Io ho scritto “DEVI!” perchè tu DEVI conoscere ed amare te stesso per quello che sei per amare validamente un’altra persona!
Questa non è una mia idea, cara amica.
Questo è il presupposto necessario per amare veramente!
Ti scrivo un altro commento!
gb
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Gelso ho capito…cosa vuoi dire.
Ho capito ma dico che non è semplice. Non lo è.
Tutto qui.
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CERTO CHE NON E’ SEMPLICE, MARTA!
E’ qualcosa di molto complesso!
Scusami se ho usato le maiuscole.
Non so come fare per avere il grassetto!
gb
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E’ proprio questa mancanza di “semplicità” che rende la citazione vera ed allo stesso tempo molto, ma molto difficile da attuare.
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“Hai mai sentito di persone che si sono “ritrovate” e “conosciute” grazie all’incontro con una persona che l’amava per come erano?
Io si.”
Non credo alle virtù terapeutiche dell’amore.
Sono sopravvalutate, Marta.
Certo se incontri qualcuno che ti ami e che ti “aiuti” a compiere il giusto percorso per amare te stesso, allora sì!
Qui il discorso si amplierebbe troppo.
Comunque due persone che non amano se stesse, non potranno mai amarsi con esiti positivi.
Credimi.
Un sorriso
gb
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E’ quello che intendevo qualcuno che ami quasi per due, almeno all’inizio…tanto da colmare la lacuna dell’altro del non conoscersi, amarsi ed apprezzarsi.
…ti credo, ti credo…
ricambio il sorriso
e grazie sempre del tuo passaggio 🙂
.marta
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Non è sempre chi ti ama che può colmare le tue lacune, Marta!
Sarebbe splendido se fosse così, ma non lo è!
Purtroppo!
Buona notte, cara
gb
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Ma Gelso mica parlo di me…eh, non che io non abbia lacune intendiamoci.
….volevo solo capire…
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Non devi credere a me che non sono nessuno, Marta!
Parla con chi tutti i giorni riesce a far compiere questo cammino verso la conoscenza di se stessi a chi ha problemi con se stesso…
gb
Un sorriso per te!
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Dai…su che non è bello dire “non sono nessuno”. Non solo non è bello non esiste proprio…
Tu sei gelso-bianco per me. E per tanti qui che ti stimano.
Quindi…
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Beh… gelso bianco non è Freud o Jung o…
E’ “nessuno” in questo senso!
Grazie per la stima che contraccambio!
Un abbraccio
gb
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***Marta, ho compreso perfettamente che non parlavi di te!***
Sorriso
gb
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Non si finisce mai di conoscersi. E’ vero!
Il “conoscersi” di cui io parlo è un accettarsi per quello che si è, è un amarsi, è la capacità di stare soli con se stessi senza problemi.
Così si è pronti ad amare realmente!
Solo così.
gb
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Come si fa ad accettare una cosa se non la si conosce?
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Infatti!
Bisogna conoscerla!
Questo è elementare!
Un sorriso
gb
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Assolutamente sì, ricordando che solitudine non è isolamento!
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…un “isolamento” in compagnia di se stessi.
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Dall’ “L’arte di amare”.
Capolavoro.
Ho letto quel libro quando avevo diciotto anni.
A trentaquattro è arrivato il momento di rileggerlo con cuore e spirito diversi.
Bacio.
r.
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Rileggerlo dopo diversi anni lo si comprende appieno..vorrei sapere se anche a te nascono diverse domande che prima, magari, non ti sei posto.
Grazie del passaggio
.marta
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Perla di saggezza.
Tra l’altro, se non sono capace di stare solo, e di stare bene con me stesso, continuerò a cercare fuori da me qualunque cosa mi distolga da me stesso. Ma tra distrazione e amore c’è una bella differenza. 🙂
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Eccome se c’è differenza…
Infatti poi ci sono coppie in crisi.
Guardano nella stessa direzione ma fanno “strade” diverse.
Grazie del passaggio
ciao
.marta
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Adoro Fromm e me lo aveva fatto scoprire il prete (geniale) che avevo nell’ora di religione!
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Ogni tanto c’è un prete con una bella mente.
🙂
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Detesto chi é capace di racchiudere in 15 parole quello che io ho impiegato anni per capire, digerire, praticare.
Una di quelle frasi che, quando le leggi, senti ogni cellula del tuo corpo fare si con la testa. Nessuna esclusa.
E questo movimento generale ti provoca la perdita dell’equilibrio.
E li capisci che quelle parole hanno colpito nel segno……….
Belle. Molto belle.
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Quando ci si ritrova in una citazione…e beh…ci si sorprend nel rendersi conto che c’è stato qualcuno che ci è arrivato molto prima…
buona serata
.marta
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Assolutamente in linea con il mio pensiero. 🙂
S.
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🙂
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Stare soli è difficile. Se impari a star da sola ti alleni a star con gli altri. Se stai sempre con gli altri impari a conoscerli, a imitarli, a plasmarti secondo le loro esigenze magari, perchè ti assorbono, ma non impari a capire chi sei, perchè non ne hai il tempo, non trovi la concentrazione.
E se vuoi darti davvero agli altri in maniera non superficiale devi almeno sapere che cosa hai da offrire. Altrimenti è come fare un regalo senza sapere nemmeno che cosa sia e no, non funziona, o meglio, funziona malamente.Quando un po’ sai che cosa puoi offrire, e che cosa ti interessa ricevere, allora puoi stare con gli altri, più o meno serenamente e magari scoprire nuove cose, ancora, su di te e sugli altri. Così loro possono diventare un po’ il tuo specchio e ti puoi confrontare, ma per confrontarti devi avere prima eleborato qualcosa di tuo su cui confrontarti, altrimenti diventa vuota imitazione; un relazionarsi superficiale, insomma. Ci vogliono entrambe le condizioni, per crescere, credo: solitudine e presenza dell’altro.
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Stare soli è difficile.
Vero.
Ma chi sta per tanto tempo solo finisce per conoscersi e per starci bene.
L’incontro con l’altro potrebbe diventare più difficile?
Domando…eh…
Condivido il tuo pensiero, questa sopra è una domanda che arriva ora ora…
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NOn credo, solo si scopre che si può bastare a se stessi, quindi l’incontro con l’altro non è più un’esigenza, ma una scelta, quindi, a mio modo di vedere, assume anche un valore diverso, più profondo. E se ci pensi è la condizione ottimale, è quello che dovrebbe accadere sempre: scegliersi consapevolmente, liberamente, senza pressioni date condizioni irrisolte e via dicendo. Per arrivare a tanto ci vuole un gran lavoro, penso; ma penso anche che ne valga la pena… salvo poi incontrare qualcuno che è davvero in grado di apprezzare e di rispondere. 🙂
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Grazie Stile…hai risposto alla mia domanda in modo esauriente.
Che ricercassi questa risposta…?
Un abbraccio
.marta
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…non so. grazie a te per le riflessioni. 🙂
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Grazie a te Stile per io tuo modo di essere.
Buona serata
.marta
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Very nice idea nad concept. I wish had taken this picture.
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Ciao…si il concetto è chiaro…
l’immagine l’ho presa dal web e non so chi sia l’autore… se dovessi venirne a conoscenza lo scriverò qui…
Buona giornata
.marta
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Grazie mille Marta
"Mi piace""Mi piace"
Grazie a te…
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Paradossalmente si. Ma proprio perchè c’è la parola paradossalmente. Ci sarebbe tanto da dire… però è vero, se non si è in grado di amare se stessi, non si può nemmeno amare gli altri. L’uomo è un animale da branco, non può vivere da solo ma se non è capace ad amare la solitudine sarà la sua unica compagna e maestra di vita. Un abbraccio.
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Eh…vero, vero…però mi chiedo quando l’amore arriva non ti da il tempo di capire, almeno inizialmente, se si è pronti; se si è stati abbastanza (….) soli da essere riusciti ad amarci e conoscerci. Che facciamo?…no, guarda passa domani che io sto ancora lì a capire come sono, se mi voglio bene, se sto bene da sola oppure no….insomma.
boh…
Io l’ho postata proprio per capire quanto sia vera questa affermazione.
abbraccione
ciao
.marta
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Guarda Marta, posso dirti che chi stà da solo troppo tempo diventa un energumeno, antipatico e fondamentalmente triste. Non voglio sollevare polemiche, questa è la mia personale esperienza. Le persone che ho conosciuto “sole”, innanzi tutto, se erano sole un motivo c’era (guarda un pò) e poi era come se sentissero sempre la mancanza di qualcosa (qualcuno) che è umano! E’ giusto! Il brutto è quando non lo ammettono! Al di là di tutto penso che con l’umiltà, si possa anche dire “dai ok proviamo, se sbaglio perdonami, proverò a fare meglio” ma pensarlo veramente e, in ultimo, l’amore, dovrebbe essere un pò più incondizionato anzichè accettato e benvoluto più come bisogno che non come amore vero e proprio. Alla fine Marta, io penso che nella vita dovremmo aprire il nostro cuore amando tutto, si noi stessi, ma anche il cielo, il sole, arrivare alla sera e saper dire grazie. Così potremmo amare gli altri. Non sono la Madonna scesa sulla terra, sia chiaro, ho anch’io i miei 5 minuti che a volte diventano 10 ma, alla mia base c’è questo. E poi voglio dire, non è tutto molto più semplice così?
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Carissima….fosse così semplice “aprire il nostro cuore” non avrebbero scritto quintali di libri; noi non saremo qui a discutere su una citazione…
Il fatto è che ognuno interpreta questa frase in base al suo essere; al suo trascorso di vita.
Ci sono molti aspetti dello “stare soli”.
L’esempio da te citato mi pare il più diffuso. 😦
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… e quando sei stufo di te stesso, sposati e stufati di qualcun altro.
(Legge di Murphy – Precetto di Pryce-Jones).
sembra l’esatta continuazione!! 😀
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😀 Mitica! …
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vrai! mais long à comprendre. Je peux en témoigner.
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Mi sembra di capire che “si capisce sempre dopo” che non ci si conosce abbastanza per capire l’altro.
Ti chiedo: Oppure non si aveva l’esperienza…o si è scambiato il sentimento amoroso con l’attrazione fisica?
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J’aimerais savoir parler italien! 🙂
Je dis: il est vrai qu’il faut savoir vivre seul afin de savoir vivre à eux. Cela peut prendre beaucoup de temps à comprendre. Je témoigne de cela.
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Buongiorno Oniric!
Anche a me dispiace moltissimo non poter parlare il francese, ma con il “santo google traduttore”, riusciamo a comunicare ugualmente.
La tua testimonianza è importante per ribadire il concetto che esprime la citazione: è vero che è necessario amare se stessi e conoscersi per poter amare l’altro.
A volte questo lo si capisce con il tempo…
grazie del passaggio
.marta
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Bravo! Nous avons réussi à nous comprendre! Hourra! 🙂
Au revoir!
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Arrivederci! 🙂
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direi che è sacrosanto, anche perchè la prima persona da amare è se stessi, se non ti ami da solo è praticamente impossibile possa amarti qualcun altro
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Come dicevo a Melodie…all’inizio anche io l’ho interpretata a questo modo. Pare sia l’unica che “giustifichi” il paradosso. In seguito ho avuto diversi dubbi….
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beh i dubbi fanno parte dell’essere, ma continuo a crederci, e amarmi follemente ahahaha
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Davvero…ottimo!!
Lascia spazio, però….e caspita! ahah ahah aha
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hahahaah sìsì c’è spazio a volontà 😉
sono grande… contengo moltitudini
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uhmmm davvero….?
😉
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ehheeh sìsì verissimo 😉
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🙂
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non ci vedo paradosso
solo da una brocca piena può vesarsi dell’acqua
la teoria dei due vuoti che fanno un pieno non porta da nessuna parte
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Non la conoscevo questa teoria….che a leggerla cosi…non fa una grinza!
Grazie del passaggio…
ciao
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Ecco che cosa è la sintesi!
Grazie, pss, per questo tuo commento!
gb
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“la teoria dei due vuoti che fanno un pieno non porta da nessuna parte”
Parole giustissime!
gb
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per amare l’altro devi prima saper stare solo con te stesso……un bacio Marta
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A prim’acchitto anche io ho pensato questo. Poi mi sono venuti mille dubbi.
Un caro saluto
Alla fine scriverò un commento, a chiusura..
Buona giornata e grazie del tuo passaggio
.marta
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Vero. Suggestiva la foto che hai scelto 🙂
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Eh…:)
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E perché mai un paradosso? Se non sono in grado di stare da solo come posso dare qualcosa di me a qualcuno? Se non ho pace, come posso dare vita ad un sentimento che si proietta fuori da me, verso qualcun altro?
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Buongiorno…ed infatti non lo è. Per le motivazioni che hai dato ma che ha dato anche l’autore.
Si pensa, sbagliando, che colui, o colei, che voglia stare sempre in compagnia sia più “portato” ad amare. A saper, amare.
Il paradosso, se vogliamo, sta qui….cioè nell’esatto contrario del pensiero comune.
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Più passa il tempo e più mi convinco che sia così. Buona giornata, Marta!
f
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eh…..più passa il tempo e più son confusa. A volte non è conveniente starci a ragionare troppo: l’amore quando arriva, arriva!
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Erich Fromm voleva dire ben altro!
gb
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Non sono della stessa opinione. Amare significa avere un pensiero che io chiamo “duale” , parte sempre dalla altro.
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Buongiorno Raimondo…
Vedi la risposta che ho dato a Max.
Non capisco: questo ..”….parte sempre dall’altro”.
Secondo me non parte sempre dall’altro a volte anche da noi. Che poi quest’amore sia più o meno ricambiato è un altro discorso…però qui si parla della singola persona se sia o no più portata ad amare se riesce, prima, a star da sola.
Io l’ho capita cosi.
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Paradossalmente..
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…..pare che menta?…
Buongiorno!
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No, ma a volte con i paradossi ci si litiga.. io per prima! 🙂 Buona serata Marta
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…eppure io… 😀
Buona serata a te, grazie!
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